La notte prima della gara è vissuta con molta apprensione da molti runner amatori.
L’argomento non sembri di poco conto, esso infatti è ampiamente dibattuto, sia in rete che sulle riviste specializzate; anche noi riceviamo spesso mail sulla questione (ne è un esempio quella riportata in calce all’articolo).
Restare insonni la notte prima della gara a causa di stati di ansia o tensione legati alla competizione appare, francamente parlando, un atteggiamento poco equilibrato.
Qualche strategia per la notte prima della gara
In questo paragrafo cercheremo di fornire qualche utile consiglio per far sì che la notte prima della gara scorra il più tranquillamente possibile.
Le abitudini: perché modificarle? – Il primo consiglio da dare è quello di non modificare le proprie abitudini, pensando magari all’”importanza” della gara del giorno dopo. Se siamo è abituati a coricarsi alle 23 e ciò non ci ha mai creato alcun tipo di problema, è perfettamente inutile coricarsi alle 21 sperando di riposare due ore in più per fare sfracelli il giorno dopo; dobbiamo comportarci come d’abitudine.
Sono anche banditi gli “esperimenti” con mezzi che sembrano funzionare per la maggioranza delle persone. Molti consigliano di bere un bicchiere di latte prima di andare a dormire perché ciò faciliterebbe il sonno. Se non siamo abituati a farlo perché rischiare? Il fatto che funzioni per molte persone non è garanzia assoluta che funzioni anche per noi e che addirittura non ci crei dei problemi.
La cena – È buona norma cenare alla stessa ora di sempre. Non si deve però commettere l’errore di mangiare troppo, magari pensando di far scorta di energia. Dal momento che stiamo parlando della sera prima della gara, si suppone che non sia necessario il ripristino delle scorte di glicogeno. Si deve mangiare normalmente; sono da bandire i pasti ipocalorici, ma voluminosi (la tipica insalatona) perché possono essere causa di ristagno intestinale. Non è inoltre consigliata l’assunzione di alimenti eccessivamente salati perché inducono ritenzione idrica e, di conseguenza, ci appesantiscono inutilmente.
Il rilassamento – Se si avverte che il sonno tarda ad arrivare, si può cercare di rilassarsi il più possibile evitando di innervosirsi perché non si riesce a dormire.
Si è dormito poco o niente – Non è la situazione ideale, ma non è la fine del mondo. Innanzitutto, come detto in precedenza, non è detto che il fatto di aver dormito poco influenzi pesantemente sulla prestazione. Se comunque si è riusciti a rilassarsi, potremo ugualmente fare una buona prestazione. Se poi ciò non avverrà, andrà meglio la prossima volta.
Non pensiamo di continuo all’imminente competizione – Ci siamo allenati, ci siamo divertiti (si spera!); pensiamo ad altro. Dormiremo meglio e più a lungo.
Organizzazione – Prepariamo tutto il necessario prima di coricarci; non rimandiamo la preparazione della borsa e la ricerca dell’occorrente alla mattina; sapere che tutto è già pronto ci aiuterà a rilassarci.
Alcuni consigli di carattere generale per aiutare un buon sonno
Possono capitare periodi in cui addormentarsi risulta più difficile; per cercare di ovviare nel miglior modo possibile a tale situazione si possono mettere in atto alcune strategie:
- evitare cene eccessivamente pesanti; il rallentamento della digestione rende più difficile il riposo notturno;
- evitare, prima di coricarsi, di assumere bevande eccitanti quali alcolici o superalcolici; sul caffè la questione è personale, esistono soggetti che non risentono del fatto di bere caffè prima di coricarsi, per altri può essere un problema; bandito il fumo (e non solo perché rende più difficile l’addormentarsi!);
- evitare i “riposini” a metà giornata;
- cercare di mantenere costante il ritmo sonno-veglia al di là dell’orario nel quale ci si corica;
- vivere intensamente la propria giornata e i propri interessi.
Una considerazione finale
Che il sonno sia un’esigenza fisiologica è fuor di dubbio; molti si lamentano che con il passare del tempo la loro qualità del sonno tende progressivamente a ridursi. Questa situazione non può essere considerata normale.
negli individui in buona salute, con molti interessi e soddisfatti della loro qualità della vita, la qualità del sonno non si modifica con l’età.
Insomma, la qualità del sonno è un ottimo test per valutare l’equilibrio della persona. Una persona equilibrata, solo sporadicamente potrà avere problemi nell’addormentarsi.
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