Quante maratone è possibile correre nell’arco di una vita? Non è così semplice rispondere a tale domanda; nel corso degli ultimi anni ad ogni maratona si assisteva ad una sorta di gara nella gara, ovvero la sfida fra runners a chi in un anno era capace di correrne di più.
Questo fenomeno è stato chiamato “plurimaratonismo” e ha portato diversi atleti a correre più di 50 maratone in un anno. Una cifra davvero elevata, visto che i top runner di questa disciplina ne corrono in media una decina all’anno.
I pluri-maratoneti vengono anche definiti “zombie“, poiché correre decine e decine di maratone durante l’anno non fa affatto bene alla salute. Correre con tale frequenza, infatti, comporta un maggiore logoramento del fisico e un conseguente decadimento delle prestazioni. Ha senso, dunque, correre cinquanta o più maratone all’anno? Decisamente no. Anche perché con l’avanzare dell’età i problemi fisici aumentano in modo considerevole e le statistiche ci dicono che quasi il 90% dei runners è costretto ad abbandonare l’attività per problemi di tipo ortopedico. Va da sé che sottoporre l’organismo a sforzi eccessivi porta ad accorciare in maniera netta la vita atletica. In media questa può durare una quindicina d’anni e se si corrono circa 15 maratone all’anno, ecco che abbiamo il numero di maratone che è possibile correre in una vita: 225. Naturalmente questo dato è puramente indicativo e la media annuale di maratone può scendere sensibilmente con l’andare degli anni, riducendo così anche il numero complessivo delle maratone corse. Superati i 40 anni, poi, ci si accorge di quanto corse lunghe come la maratona possano essere sfiancanti e si ripiega sulle corse di mezzofondo, nelle quali si può essere ancora competitivi anche in età avanzata.
Il team di RunningMania