Il passaggio dall’inverno alla primavera comporta delle modifiche ambientali abbastanza evidenti: le giornate si allungano, quindi aumentano le ore di luce, le temperature diventano meno rigide e arriva l’ora legale, con impatti significativi sul ritmo circadiano, quella sorta di orologio interno che regola varie funzioni cicliche del nostro organismo.
Tutti questi cambiamenti non sono certo privi di effetti collaterali. Disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, irritabilità, sbalzi di umore, stress.Ma, soprattutto, un senso di spossatezza generale, quella che viene definita “stanchezza primaverile”, indicata dagli esperti come il sintomo più comune tra quelli che caratterizzano questa fase di passaggio tra le stagioni.
Naturalmente, i momenti in cui ci si sente più debilitati e scarichi non sono certo un’esclusiva della primavera, e possono verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno. Una delle soluzioni più indicate in caso di stanchezza persistente consiste nel calibrare la propria alimentazione in modo tale da fornire all’organismo la necessaria energia per affrontare i vari impegni quotidiani, senza però andare a intaccare la propria linea.
Utilissimi suggerimenti in fatto di cibi anti-stanchezza arrivano dalla nutrizionista inglese Lee Holmes, autrice di un articolo comparso sul quotidiano britannico Daily Mail. L’esperta invita i lettori a sperimentare dieci alimenti capaci di contrastare il manifestarsi della spossatezza.
Il primo consiglio della Holmes è rappresentato dalle noccioline senza sale, ricche di proteine e sali minerali, ideali non solo per chi ha problemi di stanchezza ma anche per chi pratica dello sport. Consumatene però con moderazione, visto l’elevato apporto calorico, pari a 600 calorie per ogni etto di prodotto.
Perfetto per contrastare i problemi di astenia è anche lo yogurt, da consumare preferibilmente a colazione. Ricco di calcio e di probiotici, questo derivato del latte rinforza il sistema immunitario e favorisce la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.
Nella lista elaborata dalla nutrizionista, figura poi il salmone, che contiene omega 3, proteine, vitamina B3 e B6 e che aiuta a trasformare il cibo in energia.
Gli altri alimenti consigliati dalla Holmes sono i seguenti:
- i funghi, che abbondano di ferro, sostanza essenziale per trasportare l’ossigeno nel sangue e farlo giungere a tutti gli organi, condizione che la Holmes definisce essenziale per evitare di sentirsi affaticati;
- gli spinaci, anch’essi ricchi di ferro, ma pure di magnesio e potassio, minerali con un ruolo vitale nella produzione di energia;
- i semi di zucca e i semi di girasole, che contengono buone dosi di magnesio;
- le patate dolci, alimento che, grazie al buon contenuto di potassio, magnesio, ferro, vitamina C e D, incrementa i livelli di energia;
- le uova, che garantiscono una significativa quantità di proteine e sono di grande aiuto dopo gli sforzi fisici perché permettono ai muscoli di recuperare energie;
- la frutta e la verdura di stagione, che possono apportare all’organismo principi nutritivi di alto livello qualitativo, a differenza dei prodotti non stagionali che offrono principi nutritivi di livello inferiore;
- infine, la Holmes ricorda che, se c’è una sostanza irrinunciabile per il nostro organismo, questa è l’acqua, che consente di trasportare sostanze nutritive e ossigeno alle cellule, così da scongiurare problemi di affaticamento. Per garantirne un corretto apporto nel corso della giornata, la nutrizionista britannica raccomanda di prendere l’abitudine di berne sempre un bicchiere prima di ogni pasto, oltre che, naturalmente, nel corso dei pasti stessi e negli altri momenti della giornata.
di Giuseppe Iorio
http://www.megliosapere.info/2015/04/cibi-vincere-stanchezza/