Come allenarsi a reggere la tensione

0
236

Nel running, così come nelle altre discipline sportive di resistenza, il corretto allenamento deve prevedere una combinazione di esercizi mirati al potenziamento e al condizionamento muscolare.

Il podista deve potenziare i muscoli coinvolti nella corsa che, per la sua tipicità, può portare a un loro indebolimento. Tale azione è atta a ottimizzare la reattività muscolare per consentire di superare gli sforzi inerenti a bruschi cambi di fatica e di ritmo. Il condizionamento muscolare, invece, ha la finalità di abituare l’atleta a una biomeccanica di contrazione “pliometrica”: in altre parole, attraverso gli esercizi di Total Body Conditioning, il runner si allena a reggere la tensione della contrazione muscolare.
Detto allenamento si ottiene con un training sull’energia molecolare ATP (“adenosin-trifosfato”), la cui tipologia dipende dall’entità di tensione a cui vengono sottoposti i muscoli interessati dall’azione (principalmente, quelli della parte anteriore e posteriore delle cosce, gli “stabilizzatori del tronco” e il “tricipite surale”).

Il runner dovrà combinare degli esercizi di: attività aerobica, per equilibrare il consumo energetico e reintegrare le sostanze che lo alimentano, attraverso l’immissione di ossigeno in fase di sforzo, in modo tale che avvenga la sintesi degli acidi grassi e dei glicidi; attività anaerobica “lattacida”, al fine di aumentare la resistenza muscolare sottoposta a tensione costante e a lunga durata.
L’allenamento del Body Conditioning può avvenire con due metodologie: “a carico naturale”, ossia con esercizi a corpo libero; “con sovraccarico”, vale a dire con l’uso di pesi o manubri. Oltre all’aumento della resistenza alla tensione, l’obiettivo di tale training è anche quello di migliorare lo stato nutrizionale (“trofismo”) dei muscoli che vengono azionati per mantenere una corretta postura.

Il team di RunningMania

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here