Competitivi con pochi allenamenti

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Può un runner essere competitivo anche con pochi allenamenti?

Prima di rispondere a questa domanda, bisogna dire che gli atleti al top nell’ambito della corsa si allenano due volte al giorno e talvolta arrivano pure a tre sedute di allenamento giornaliere. I runners a livelli più bassi – in particolare gli amatori – dovrebbero mettere insieme almeno tre allenamenti alla settimana per poter raggiungere un livello minimo di competitività. Al di sotto di questo numero si possono ottenere comunque risultati sufficienti, ma non ci sono tempo e possibilità di sviluppare la qualità. Con quattro allenamenti settimanali, poi, la competitività comincia ad essere di buon livello. Il quarto giorno, solitamente la domenica, può essere impiegata (quando non si gareggia) per la seduta di allenamento dal chilometraggio maggiore, mentre la seduta successiva a quella con il maggior carico (ad esempio il lunedì) può essere utilizzata per il recupero.

Ad alcuni giorni di distanza dalla gara o dall’allenamento più esigente si effettua il lavoro che a livello qualitativo ha la maggiore incidenza, mentre nel terzo giorno si svolge una seduta in funzione di quella che sarà l’attività del quarto giorno (come detto corsa oppure allenamento con chilometraggio superiore). Con quattro allenamenti settimanali così suddivisi è possibile ottenere risultati validi in competizioni con un chilometraggio sino a 20 km, mentre se si supera tale distanza i risultati saranno fatalmente inferiori e non all’altezza di quelli ottenuti su corse di brevi distanze. Per avere un valido riscontro in termini di prestazioni con quattro allenamenti alla settimana, la programmazione deve essere seguita in modo completo e con scrupolo.

Il team di RunningMania

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