Le patologie più frequenti per i runners sono quelle da sovraccarico e le figure professionali che si occupano di tali patologie sono diverse: si va dai medici dello sport ai fisiatri, passando per gli ortopedici, fino ad arrivare a chiropratici, osteopati e fisioterapisti. Un’abbondanza che può finire per creare un po’ di confusione nella testa del runner quando deve decidere a chi rivolgersi per risolvere uno o più problemi di natura fisica.
A prescindere dal tipo di problema, il primo passo è sempre la diagnosi, che dev’essere precisa e perciò effettuata con estrema attenzione. Ascoltare gli amici runners è importante ma non bisogna prenderli come punto di riferimento in caso di malanni fisici, poiché il medesimo disturbo potrebbe avere cause differenti e perciò dev’essere curato in maniera diversa; allo stesso modo non bisogna prendere per oro colato ciò che si legge in rete sui diversi problemi fisici che possono colpire un runner, poiché nella gran parte dei casi l’attendibilità delle fonti non può essere verificata.
Fra i diversi professionisti elencati in precedenza ce ne sono alcuni (ad esempio osteopati e fisioterapisti) che non sono medici ed in quanto tali non possono prescrivere esami di tipo diagnostico e devono basarsi su indicazioni mediche le quali devono provenire, appunto, da un medico. Una diagnosi, in sostanza, è un’assunzione di responsabilità da parte del medico; competenze e abilità di quest’ultimo si valutano non tanto sulla rapidità della guarigione ma sulla risoluzione duratura di un determinato problema e sulla spiegazione di ciò che l’ha causato. Le diverse guarigioni hanno dei tempi biologici precisi che devono essere rispettati e la cura più efficace è quella che consente all’organismo di recuperare nel modo migliore possibile, prevedendo, se necessario, un giusto periodo di riposo e un piano di recupero studiato nei dettagli.
Il team di RunningMania