Mizuno: “Japan Style” dal 1906

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Per coloro che corrono -a livello professionistico come pure amatoriale- il nome Mizuno è un’istituzione, oltre che un vero e proprio modo di intendere la filosofia running. Da anni il marchio nipponico è considerato un ‘must’: questo è dovuto non solo al successo della linea di abbigliamento sportivo, ma anche al connubio instauratosi con generazioni di atleti e semplici aficionados della corsa.


La storia di Mizuno comincia più di un secolo fa, in Giappone, quando nel 1906 i fratelli Mizuno si lanciarono nella commercializzazione di attrezzature da baseball e da golf. Col tempo, conquistando fette di mercato e sbarcando in Europa, il ‘brand’ si è concentrato sul segmento delle calzature, in particolar modo dedicate al running. La filosofia di Mizuno è stata spesso influenzata dalle proprie radici, proponendo un’estetica quasi da samurai e ispirata alle calzature ‘waraji’, rilette però in chiave moderna e funzionale alle esigenze di chi corre.

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Il lancio della tecnologia ‘Wave’ nella progettazione delle scarpette sportive fu un momento di svolta nel 1985: Mizuno ridefinì gli standard dell’ammortizzamento e della stabilità, elementi-chiave nell’approccio alla corsa e, pian piano, divennero di culto le ‘Wave Creation’ e le ‘Wave Rider’; fu con questo modello ai piedi che, nel 1991, Carl Lewis batté il record del mondo sui 100 metri.
Tuttavia, non c’è solo ‘il figlio del vento’ tra i testimonial celebri della casa orientale: oggi utilizzano delle Mizuno anche Martial Mbandjock (‘oro’ nella staffetta) e Javier Noya (iridato nel triathlon). Inoltre, l’azienda giapponese è tutt’ora impegnata nella promozione di eventi e competizioni ufficiali quali, ad esempio, la Maratona di Milano.

Il team di RunningMania

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