Perdere la fiducia in se stessi, ecco come rialzarsi

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La corsa è un po’ la palestra della vita, l’abbiamo sempre detto. Quando si affronta una corsa, si affronta una sfida con se stessi e con i limiti che siamo abituati a porci. Capita però che, quando giunge la difficoltà (qualunque forma abbia) si tenda a scoraggiarsi, anziché accettarla come un momento di crescita.


Gli ostacoli possono essere molto diversi e porsi in modi assai differenti tra loro. Saperli affrontare è l’unico modo per non scoraggiarsi e non perdere la fiducia in se stessi, l’ancora che tiene sempre alta l’autostima.
Per quali motivi un runner può perdere la fiducia in se stesso?

Un peggioramento delle prestazioni

Può accadere a tutti, nel corso della vita sportiva, di assistere a dei cali qualitativi della prestazione. Altre volte, invece, il peggioramento è la conseguenza di altri fattori. In ogni caso, non ci si deve spaventare per il solo fatto che i risultati siano inferiori alla nostra media. Capita a tutti un tratto della vita dove, a causa del poco tempo, della scarsa dedizione all’attività o di problemi fisici, non si riesca più a rendere come prima. I risultati scarsi dovrebbero essere il segnale d’allarme: è tempo di riconsiderare le priorità, di essere più costanti o semplicemente di impiegare meglio il proprio tempo?

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Poco tempo per dedicarsi alla corsa

Lavoro, impegni quotidiani, problemi in famiglia… sono innumerevoli i motivi che possono tenerci lontani dallo sport. In realtà la soluzione al problema è a portata di mano: anche in situazioni problematiche, non occorre eliminare l’allenamento quotidiano.Si può diminuire la sua durata, portandolo per esempio da un’ora e mezz’ora. Aiuta a scaricare le energie negative e rafforza l’organismo, tenendo alta l’autostima e la soddisfazione del proprio lavoro.

Difficoltà nel vincere le gare

Vincere sempre è impossibile, e voler vincere a tutti i costi è sbagliato. Ma se non riesce a portare a casa neppure una vittoria, questo può essere davvero frustrante e può scoraggiare uno sportivo non troppo determinato.
La questione riguarda due poli: la motivazione e l’allenamento. Il primo è l’atteggiamento psicologico positivo di chi crede nelle proprie potenzialità, non si svilisce per una sconfitta e crede che la vittoria sia il risultato di una combinazione ottimale di predisposizione mentale ed allenamento. Da quest’ultimo non si può prescindere, dato che il fisico migliora solo se sottoposto a pressioni e stimoli continui. Non c’è miglioramento senza sacrificio e senza una buona dose di spirito sportivo.

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Pensare di non essere fatti per la corsa

La corsa è uno dei movimenti più naturali per l’essere umano. Per saper condurre questo sport basta un po’ di sana motivazione e un costante allenamento, tutti punti già visti più in alto. Dietro i pensieri negativi spesso si cela una bassa autostima; ecco perché è meglio proseguire con l’attività sportiva, in grado di far sfogare e di stimolare pensieri positivi. Inoltre non esiste nulla che possa rinfrancare una persona scoraggiata dei risultati stessi… e i risultati, dopo qualche mese di allenamento, non tardano a farsi vedere. Non esiste nessuno che non sia in grado di correre: basta stabilire il programma più adatto a sé e e cercare di rispettarlo con costanza, per poter trovare la propria realizzazione personale!

Il Team di RunningMania

 

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