Corsa: le domande imbarazzanti che nessuno osa chiedere

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Unghie nere, sudore, sangue e persino gas intestinali… la corsa è anche questo. Ecco le risposte a quelle domande che non avete mai osato fare

La corsa non ha più segreti per voi oppure avete dei dubbi che non osate chiedere nemmeno al vostro compagno di allenamenti più fidato? Vi togliamo dall’imbarazzo rispondendo alle domande più comuni che tutti si fanno ma che pochi runner osano chiedere.

La corsa fa male alla mia vita sessuale?

Molti runner spesso si chiedono se gli allenamenti intensi non tolgano energia per altre… attività ricreative. In realtà correre, a detta degli esperti, aumenta la libido: l’attività fisica è un potente afrodisiaco per uomini e donne. I motivi sono molteplici, anzitutto una sicurezza maggiore in se stessi: chi fa esercizio sportivo ha del proprio corpo un’immagine positiva e di conseguenza si sente più desiderabile e seducente. La sicurezza nel proprio corpo si traduce in maggior autostima, disinibizione e libertà. Non solo, l’allenamento regolare rende le donne più recettive al tatto e causa negli uomini orgasmi migliori e livelli maggiori di soddisfazione. Senza contare che la corsa aiuta a sviluppare resistenza, e non solo sulla pista.

Perché il mio abbigliamento per il running dopo l’allenamento puzza così tanto?

L’abbigliamento tecnico sintetico tende a puzzare di più rispetto a quello in cotone. Lo ha dimostrato anche una ricerca dell’Università di Gent. Chris Callewaert, scienziato appartenente al team di ricerca, ha spiegato che a fare la differenza nella formazione di cattivi odori è un particolare batterio, il micrococco, che trasforma gli acidi grassi a catena lunga, gli aminoacidi e gli ormoni in composti volatili di dimensione minore che emanano un cattivo odore. Da delle analisi di laboratorio è emerso che i micrococchi proliferano più facilmente in materiali sintetici come il poliestere. Un buon consiglio per evitare i cattivi odori sugli indumenti da running, se non si ha la possibilità di sottoporli da subito ad un lavaggio completo dopo l’allenamento, è quello di risciacquarli o metterli in ammollo in modo da evitare che i batteri convertano il sudore in odori sgradevoli.

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Perché mi scappa sempre quando corro?

I sobbalzi ritmici che il gesto atletico della corsa comporta provocano in alcune persone delle irritazioni all’apparato digerente o possono favorire i naturali movimenti peristaltici dell’intestino. Può succedere che durante la corsa, quando la maggioranza del flusso sanguigno utile alla digestione viene “dirottato” ai muscoli delle gambe, si provino all’improvviso degli stimoli poco simpatici. Per evitare di fare retromarcia verso casa o nascondersi dietro al cespuglio più vicino, è consigliabile allenarsi a distanza di due ore dai pasti e tenere conto del fatto che sostanze come la caffeina possono accelerare lo stimolo e che i dolcificanti artificiali come sorbitolo o mannitolo di alcune barrette energetiche possono provocare qualche disagio intestinale. Anche la formazione di gas intestinali durante la corsa è dovuto in genere al movimento, ma per ridurre questi episodi è consigliabile stare attenti agli alimenti che possono produrre aria durante la digestione, come crucifere, graminacee e legumi.

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Perché dopo la corsa trovo del sangue nelle urine?

A seguito di una gara o di un allenamento molto intenso le cellule renali possono perdere sangue e persino la vescica potrebbe andare incontro a qualche piccolo fastidio. Tuttavia, non vi è da allarmarsi: a meno che il sangue non continui a comparire nella pipì oltre le 48 ore, non è necessario ricorrere all’assistenza medica. Diversamente si rende necessario un consulto col proprio medico di famiglia e di seguito con uno specialista per comprendere la vera natura del problema.

Perché dopo un allenamento intenso le unghie dei piedi diventano nere?

La causa più comune fra i runners è l’attrito delle dita contro la parte alta della punta della scarpa durante la corsa, con un conseguente sversamento di sangue sotto l’unghia. Questo fastidio può capitare spesso a chi pratica allenamenti ad alta intensità o si allena per una maratona. In genere non vi sono conseguenze dolorose però le unghie tendono ad ispessirsi, creando un effetto estetico poco gradevole. Le unghie torneranno ad avere un colore normale una volta che intensità e carico dell’allenamento diminuiranno e con essi il trauma ripetuto. Un’altra causa delle unghie nere può essere un’infezione dovuta a dei funghi che possono far ispessire l’unghia e farla scurire sino a farla diventare nera. In questo caso deve essere trattata con dei medicinali adeguati per 6 mesi almeno.

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È normale che mi scappi qualche goccia di pipì mentre corro?

Una leggera incontinenza può riguardare soprattutto le donne, in particolare dopo il parto. Quando i muscoli che sostengono il pavimento pelvico si indeboliscono, possono verificarsi delle perdite durante la pratica di un fartlek ma anche in seguito ad un colpo di tosse o uno starnuto. In questo caso possono rivelarsi molto utili gli esercizi di Kegel, che aiutano a rinforzare il pavimento pelvico e i muscoli responsabili del controllo del flusso di urina, dunque aiutano a risolvere i problemi di incontinenza. Si tratta di esercizi molto semplici: ogni mattina, prima di alzarsi, basta contrarre per 10 secondi questi muscoli e poi rilassarli per altri dieci, ripetendo questo ciclo 10 volte. È consigliabile ripetere questi esercizi almeno un’altra volta durante il giorno.

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Come faccio a guarire dal piede d’atleta?

Il piede d’atleta è un’infezione fungina che causa pelle arrossata, squamosa e secca che sfocia in prurito o bruciore. Il fungo prolifera in ambienti caldi e umidi, pertanto sarebbe meglio cercare di limitare al massimo queste condizioni utilizzando dei calzini tecnici ed evitare quelli in cotone. Inoltre, dopo l’allenamento e la corsa è meglio cambiare subito le calze e le scarpe e lasciarle a prendere aria. Si può spruzzare anche della polvere fungicida sul piede interessato prima di cominciare l’allenamento o applicare della crema fungicida per un mese almeno, in modo da far sparire del tutto l’infezione. Per calmare il prurito si può inoltre immergere i piedi per una decina di minuti in una soluzione di acqua tiepida e dell’aceto di mele in uguale proporzione. Se il problema persiste, però, meglio rivolgersi ad un dermatologo.

Il Team di Runningmania

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