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Cosa deve mangiare un podista?

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Fino a qualche anno fa sottovalutata, ora l’alimentazione è un elemento cardine nell’ottica della performance sportiva: ma cosa deve mangiare un podista?

L’alimentazione è diventata un argomento di discussione fra i runners solo da qualche anno a questa parte, mentre in passato non veniva neppure presa in considerazione. È illuminante, per capire meglio l’evoluzione delle abitudini alimentari nel mondo dello sport, quanto ha dichiarato un po’ di tempo fa Stefano Tilli, velocista italiano plurimedagliato fra Mondiali, Europei e Giochi del Mediterraneo: non era raro, persino fra gli atleti professionisti, fare colazione prima di un allenamento con cappuccino e brioche.

Una cosa impensabile oggi”, ha sottolineato Tilli. Se in passato nemmeno gli atleti professionisti tenevano d’occhio l’alimentazione, come potevano farlo i runners a livello amatoriale? Oggi le cose sono cambiate totalmente: l’attenzione verso il regime alimentare è massima sia fra i professionisti che fra gli amatori, consapevoli del fatto che l’alimentazione influisce sulle prestazioni e pertanto dev’essere studiata in maniera precisa, tenendo conto delle caratteristiche fisiche dell’atleta e soprattutto della tipologia di allenamento.

È facile intuire, dunque, che solo affidandosi ad un nutrizionista si potrà avere una dieta fatta su misura in base alle proprie caratteristiche e agli obiettivi a livello sportivo che si vogliono raggiungere. Un regime alimentare sano e studiato per il tipo di attività fisica che si svolge non potrà che assicurare benefici in termini di performance. La quantità di cibo che si assume dev’essere rapportata al tipo di allenamento: per fare un esempio, la dieta di un runner che si allena tutti i giorni sarà per forza di cose diversa da quella di un podista che invece esce a correre solo due o tre volte nell’arco di una settimana.

Ma cosa deve mangiare, esattamente, un podista? La dieta, come per le persone che non svolgono attività fisica, dev’essere più varia possibile e comprendere innanzitutto verdura e frutta – presenti in tutti i pasti della giornata – pane e pasta nella quantità giusta (ecco perché bisogna rivolgersi ad un nutrizionista e non cimentarsi nel fai da te) e adeguata alternanza nei secondi piatti (pesce, uova, carne). Il consumo dev’essere moderato per quel che riguarda formaggi, salumi, birra e vino; vanno ridotti al minimo, invece, i dolci e i condimenti mentre devono essere del tutto banditi i superalcolici e le bevande zuccherate. Ben nota a tutti, infine, la quantità d’acqua necessaria: almeno due litri al giorno.

 

 

Il Team di RunningMania