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La Dieta Mayr

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Tra i tanti fenomeni che accompagnano l’arrivo dell’estate, due sono certamente tra i più ricorrenti: le palestre tornano a popolarsi e sui vari canali di informazione si diffondono articoli e servizi su diete, piani alimentari e, in generale, consigli su cosa mangiare per tornare in forma.


Tutta colpa dell’ansia da prova costume? Non è detto che sia così. La stagione fredda, infatti, spesso e volentieri si accompagna a una serie di piccoli disturbi, frequentemente di natura gastro-intestinale, causati il più delle volte da scorrette abitudini. Se dunque soffrite di cattiva digestione, gonfiore intestinale, stanchezza cronica e un generale malessere, la dieta Mayr potrebbe essere la soluzione giusta.

Non crediate si tratti di una novità in fatto alimentare. La dieta Mayr vanta origini quantomeno decennali. L’ideatore è, infatti, il medico austriaco Franz Xavier Mayr (1875-1965) che, nel secolo scorso, escogitò una filosofia di vita che aveva il suo punto focale nel benessere dell’intestino. Inteso come la radice dell’intero organismo, l’intestino era per Mayr quella parte del corpo a cui imputare i nostri maggiori disturbi e, di conseguenza, su cui lavorare per raggiungere un buono stato di salute generale.

In cosa consiste, dunque, la dieta Mayr?
Cominciamo col dire che non si tratta di un piano alimentare adatto a tutti, né di facile esecuzione. Comporta infatti notevoli sacrifici che, però, potrebbero essere ricompensati con un ritorno alla normale funzionalità dell’intestino e, allo stesso tempo, con una pancia piatta e pronta per l’estate. Per avere la sua massima efficacia, la dieta dovrà durare almeno tre settimane. Il principio base è quello della disintossicazione dell’organismo, che viene attuata mettendo a riposo l’apparato digerente attraverso un breve periodo di digiuno, cui segue l’introduzione di pochi alimenti, che devono essere masticati lentamente e a lungo.

Nello specifico, il piano alimentare Mayr prevede un digiuno di due o tre giorni, duranti i quali sono consentiti solo tè, succhi di frutta e tisane.Trascorso il periodo di digiuno, si introdurranno nella dieta pochi alimenti, da assumere secondo un piano stabilito.
A colazione è concesso solo del tè con del succo di limone. A pranzo, 80 grammi di pane e un bicchiere di latte. Il pane andrà bagnato nel latte e masticato il più possibile. In caso di intolleranza al lattosio, si potrà utilizzare del brodo di verdure. Il latte potrà essere bevuto anche a merenda, mentre la cena consisterà in 80 grammi di pasta o di riso in bianco, accompagnati con una tisana o un succo di frutta. Durante la seconda settimana, potranno essere reintrodotti le carni bianche e i formaggi. Solo nella terza si potranno assumere di nuovo frutta e verdura.

Una seconda versione meno rigida della dieta Mayr si limita a seguire il piano alimentare solo nel fine settimana. In questo caso, ci si dovrà limitare ad assumere pane e latte a colazione e a pranzo. La cena, invece, consisterà in un pasto liquido, con tisane o succhi di frutta.
La dieta Mayr è generalmente sconsigliata a chi soffre di mal di schiena o depressione. Nei centri olistici, al piano alimentare del medico austriaco si associano massaggi addominali, finalizzati alla riattivazione della funzionalità intestinale.

di Giuseppe Iorio

 

 

http://www.megliosapere.info/2015/04/dieta-mayr/

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