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Running, l’importanza dello spuntino

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Nella dieta di ogni runner, il momento dello spuntino costituisce un momento tutt’altro che marginale, ma sottovalutato: ecco quali sono gli snack adatti a chi fa attività sportiva e quali andrebbero evitati.

Alimentazione e sport: un binomio indissolubile per chiunque pratichi attività fisica, compreso il running, non solo a livello professionale ma anche amatoriale. Tuttavia, se oggigiorno chi corre presta attenzione alla dieta, calibrandola in base al tipo di training, spesso capita di sottovalutare il momento dello spuntino. Scopriamo quali sono i cibi più adatti a fungere da snack e quelli che, al contrario, non solo potrebbero inficiare la prestazione ma sono anche dannosi per il regime alimentare.

AFFIDARSI AD UN ESPERTO

Come accennato, spesso chi pratica running non bada troppo alla scelta di cosa mangiare al momento dello spuntino: tuttavia, se si desidera migliorare le prestazioni, nulla può essere lasciato al caso, a partire dai pasti fino agli snack. In relazione a questi ultimi, i nutrizionisti spiegano che la scelta non è banale come potrebbe sembrare. Infatti, chi corre dovrebbe seguire i consigli dell’esperto dato che le trappole alimentari sono dietro l’angolo: anzi, certi luoghi comuni vanno sfatati e anche cibi all’apparenza sconsigliati potrebbero fungere una tantum da spuntino.

“SEMAFORO VERDE” PER…

Secondo Heather Mangieri, portavoce della Academy of Nutrition and Dietetics, per non appesantire le performance andrebbero privilegiati (prima e dopo l’attività sportiva) gli yogurt naturali e i latticini, grazie al loro non elevato contenuto di zuccheri e alla presenza di proteine e potassio. “Semaforo verde” dei nutrizionisti anche per il pane ai multicereali, a patto che sia fatto di farina integrale e non bianca, da evitare come pure gli spuntini e i preparati che contengono grassi idrogenati. Piuttosto, è meglio preferire la frutta e qualche noce per il break tra una sessione e l’altra.

QUALI SONO LE BEVANDE CONSENTITE

Per quanto riguarda le bevande, bisogna fare ancora più attenzione. Da tempo, gli sportivi hanno scoperto i benefici di drink ricchi di sali minerali che, però, vengono consumati durante la prestazione agonistica e quasi mai al termine del traning: eppure possono diventare utili nella fase di recupero, a patto di non abusarne nella quotidianità (ovvero quando non si fa sport), dato che forniscono un apporto calorico esagerato per i momenti di stasi. Un tabù da abbattere è quello relativo alla birra: concedersi ogni tanto una bionda in compagnia dopo un allenamento non è sconsigliato, a patto di non sostituirla all’acqua nel momento in cui si prova sete, a causa dei carboidrati che l’alcool apporta al regime dietetico.

BARRETTE E BEVANDE ENERGETICHE: COSA FARE?

In conclusione, affrontiamo il capitolo dedicato agli energy drink e alle barrette proteiche. I primi, come sappiamo, migliorano le performance ma non bisogna esagerare: tra le controindicazioni ci sono gli stati di nervosismo, agitazione ed insonnia nei giorni dell’allenamento. Per quanto riguarda le barrette, non sempre sono utili: nonostante siano molto diffuse, il consiglio è di rinunciarvi, arricchendo di proteine la dieta (pesce, legumi, cereali) ed evitando di aggiungere anche quelle dello snack.

 

 

Il Team di RunningMania