Chi l’ha detto che i runners devono rinunciare ai dolci? L’importante è fare attenzione a dosi e abbinamenti alimentari, nonché al momento in cui ci si concede qualche peccato di gola.
I dolci fanno ingrassare? Dipende: come tutti gli altri alimenti, se ingeriti in quantità industriali e da chi fa una vita sedentaria, non solo fanno ingrassare ma possono minare seriamente la salute. In altri casi, ossia se consumati in dosi misurate e con le giuste combinazioni alimentari, possono aiutare a vivere meglio e a migliorare le prestazioni sportive. Il nostro corpo ha bisogno di zucchero ma in quantità contenute e direttamente proporzionali all’esercizio fisico praticato. Se le riserve di zucchero disponibili nell’organismo non vengono bruciate, si trasformano in adipe e, cosa anche più grave, inducono iperglicemia: questo si traduce in un appesantimento del lavoro del fegato e sopratutto del pancreas, organo deputato a produrre l’insulina, ossia l’ormone che metabolizza e regola i livelli di glucosio nel sangue. Altro aspetto da tener presente, quando si parla di alimenti dolci, sono i grassi e i carboidrati. Torte e creme pasticcere sono preparate con grassi animali (burro, strutto) e cereali raffinati, tutti nemici della linea e anche della salute, perché aumentano la presenza di colesterolo nel sangue.
C’è un importante “però”: zuccheri, grassi e carboidrati sono tutte sostanze che servono a formare il ”carburante” del nostro corpo. Quindi, se è vero che un corpo fermo accumula riserve inutili che diventano zavorre pericolose per la salute, un fisico in movimento riesce a bruciare tutte queste scorte e a far sta meglio l’organismo. Non dimentichiamoci che i dolci fanno bene anche all’umore, grazie all’azione sulla serotonina, l’ormone deputato, per l’appunto, a indurre un senso di benessere generale. I nutrizionisti e, in particolare, i medici specialisti dell’alimentazione per gli sportivi sono tutti concordi nell’affermare l’importanza dei dolci nella dieta, anche di chi, come il runner, è sempre molto attento alla bilancia. La dottoressa Lisa Dorfman, del Dipartimento di Atletica della Miami University, suggerisce di riservare ai dolci una percentuale pari al 10% della razione quotidiana di calorie ingerite. Gli zuccheri da prediligere sono quelli semplici, perché si trasformano in energia immediatamente disponibile e vengono metabolizzati velocemente.
Prima e dopo una corsa, meglio recuperare le energie con i carboidrati che sono in grado di rilasciare più lentamente il glucosio; invece, durante una corsa particolarmente probante, il ricorso a una dose di monosaccaridi può essere utilissimo per ritrovare lo sprint giusto e garantire una performance costante nella lunga durata. Una regola aurea da seguire, per togliersi qualche sfizio goloso e non accumulare grasso superfluo, è quella di consumare i dolci a stomaco vuoto e, preferibilmente, la mattina. Niente dessert, quindi, ma uno spuntino a metà mattina o una colazione dolce. Occhio anche agli abbinamenti: dolci e frutta possono generare problemi di fermentazione, a meno che non si tratti di frutta secca oleosa o di bacche, come i datteri. Provateli ripieni di mascarpone e con una spolverata di nocciole o pistacchi: sono deliziosi, e contengono una rosa di proprietà nutrizionali a dir poco prodigiose.
Il Team di RunningMania