La corsa lunga è una disciplina davvero affascinante nel fantastico mondo del running. Permette di concentrarsi non tanto sulla velocità quanto piuttosto sulla resistenza del proprio corpo, e può essere un buon modo per godersi tutto quello che c’è di bello accanto a noi mentre corriamo: la natura, le altre persone, il mondo intero.
Emil Zátopek, celebre atleta cecoslovacco, diceva: “Se desideri vincere qualcosa puoi correre i 100 metri. Se vuoi goderti una vera esperienza corri una maratona”.
Certamente però iniziare a correre su percorsi più lunghi richiede una certa preparazione, per evitare inconvenienti a livello fisico e facili delusioni.
La performance che si richiede per effettuare un percorso lungo è sicuramente più intensa rispetto a quella richiesta per i 100 metri ma non per questo è impossibile. È facile infatti che si finisca per scoraggiarsi in anticipo all’idea di non essere in grado di affrontare una maratona o altre sfide estreme ma… la cosa migliore da fare è quella di procedere un passo alla volta. In tutti i sensi.
1) Prepararsi ad allungare il proprio percorso. In fondo si tratta solo di aggiungere alcuni minuti e alcuni chilometri rispetto al percorso base che si svolge periodicamente. Si può e si deve fare tutto ciò con calma, senza voler superare i propri limiti fisici.
E in ogni caso, saremo sempre noi a decidere quando fermarci.
Di quanto allungare? Meglio partire con un’aggiunta di mezzo chilometro alla volta rispetto alla propria media; col tempo, si aggiungerà circa un chilometro o un chilometro e mezzo a settimana.
2) Ogni quanto è necessario allungare il proprio percorso? Anche qui vale la solita regola: non si deve eccedere. Si deve dare al corpo, specialmente per i primi tempi, l’impressione di adattarsi in modo dolce ad un nuovo stile di corsa.
Di solito si inizia ad inserire un lungo ogni due settimane, quindi si procede ogni settimana. Non di rado gli atleti professionisti scelgono come giorno privilegiato per effettuare l’allungamento del percorso il sabato o la domenica, per avere più tempo da dedicare alla corsa.
3) A quale velocità? Questo è un fattore davvero di conto. Non è concepibile l’idea di correre su un percorso di 10 km con la stessa velocità con la quale si affrontano ai 100 metri, si finirebbe per non arrivare neppure ad un decimo del percorso.
La corsa lunga presuppone un ritmo molto più pacato che non nella corsa veloce, per intenderci la media di un neofita è di un minuto o un minuto e mezzo al chilometro in più rispetto alla media tenuta nelle corse d’altro tipo.
Cercare di confrontare subito i propri tempi con quelli di persone più esperte non ha alcun senso e rischia di demoralizzare. Diamo tempo al corpo per consentirgli di comprendere il nuovo ritmo della nostra corsa, solo allora potremo iniziare ad avere qualche pretesa in fatto di tempistica.
4) Con chi correre? Con chi si preferisce. Non esiste un modo perfetto di correre il lungo, tutto dipende dalla propria preferenza; c‘è chi ama approfittare di lunghi percorsi per stare in compagnia mentre esercita il suo sport preferito, altri invece apprezzano il silenzio e la solitudine che questo tipo di percorsi porta con sé.
Certo correre con un amico, magari solo per le prime volte, è un ottimo modo per trovare uno stimolo in più nel vivere quell’emozionante avventura che è la corsa.
Il team di RunningMania