La corsa serale ha degli indubbi vantaggi: non si è schiavi dell’orologio, si può scaricare la tensione accumulata durante la giornata e le strade sono libere dal caotico traffico diurno.
Per contro, di sera il battito cardiaco è, normalmente, più elevato, con la conseguenza che si potrebbe risentire di un maggior affaticamento rispetto al resto della giornata.
Se si vuole praticare running alla sera, è necessario “calibrare” ad hoc l’alimentazione lungo tutta la giornata. In particolare, Tommaso Ticali, preparatore di alcuni dei “top runners” italiani, consiglia di idratarsi regolarmente – bevendo molto e consumando almeno due porzioni di frutta -, di non appesantirsi troppo con pasti impegnativi, ma di “rinforzarsi” con uno spuntino, a base di carboidrati, a metà pomeriggio. Nel caso in cui si intenda correre dopo cena, bisogna attendere almeno un’ora e mezza dal termine della stessa prima di “mettersi su strada”, e va tenuto conto che un’elevata produzione di endorfine nelle ore serali può provocare dei disturbi del sonno.
Dal punto di vista dell’ambiente, di sera vi è una maggiore concentrazione di ozono nell’aria, con la conseguenza che si è maggiormente esposti a infiammazioni alle vie respiratorie e conseguenti patologie (quali, ad esempio, l’asma e le bronchiti croniche). Inoltre, nelle sere d’estate l’aria e il terreno sono “saturi” del calore accumulato durante il giorno, mentre in quelle invernali la temperatura può presentarsi particolarmente rigida.
Per ultimo ricordiamo che il podista serale deve dotarsi degli accessori atti a rendersi visibile al meglio, quali: gilet catarifrangente, bracciale di sicurezza e lampade frontali per il running.
Il team di RunningMania