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Correre sulla spiaggia fa male?

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Quasi tutti i runner che amano le vacanze al mare si saranno posti, prima o poi, la fatidica domanda: correre sulla spiaggia fa male oppure no?


Si tratta di una domanda di una certa importanza, dato che la tentazione di scorrazzare in libertà sulla sabbia può cogliere qualsiasi corridore, ma il pensiero che ciò possa comportare danni alla salute frena molti dal farlo.
In realtà, gli esperti ritengono che correre sulla spiaggia sia un modo molto efficace di allenarsi; infatti comporta un maggior dispendio di calorie, e quindi di energia, utile per bruciare i grassi in eccesso. Gianmario Migliaccio, ricercatore in Scienze dello Sport, osserva anche che la sollecitazione su articolazioni e ginocchia dovuta alla corsa sulla sabbia è inferiore rispetto a quella della corsa su strada, a causa della maggiore ammortizzazione del terreno.
Ma quindi ci sono solo benefici o anche qualche rischio?


A scanso di equivoci, bisogna tenere presente che correre su terreno sabbioso sforza in maniera notevole i muscoli nella parte inferiore della gamba, e che il ritmo di corsa che si raggiunge è abbastanza scarso rispetto ai parametri della corsa su strada. Inoltre, se si corre a piedi nudi, si muta l’assetto della corsa e ovviamente si rischiano infortuni.
Correre sulla sabbia quindi non è per sua natura rischioso, ma prima di approcciarsi a questo tipo di allenamento bisogna prendere in considerazione alcuni consigli: se si è poco allenati, meglio correre sulla sabbia bagnata, che rende meno difficile il lavoro delle articolazioni; evitare di correre scalzi e comunque su pendii sabbiosi, che possono far incorrere in infortuni.

Il team di RunningMania

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