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Corsa: come respirare nella maniera giusta

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Quando la respirazione non è efficiente, può capitare di restare a corto di fiato: ecco come respirare nella maniera corretta per migliorare le performance

Fra gli elementi più importanti per andare forte nel running c’è la respirazione: quando questa non è svolta in maniera corretta, infatti, può capitare di rimanere a corto di fiato, pregiudicando così la prestazione. Una respirazione adeguata ed efficiente, invece, consente di esprimersi al meglio e di trarre il massimo possibile dalla propria performance. Vediamo, dunque, come si respira nella maniera giusta durante la corsa per non restare… senza fiato.

La chiave di un’ottimale respirazione sta nel diaframma: quando si corre, infatti, la respirazione più corretta è quella diaframmatica, chiamata anche addominale, utile a far entrare nell’organismo una quantità maggiore di ossigeno; risulta decisamente meno efficace la respirazione toracica, poiché in quest’ultima viene utilizzata solamente una parte dei polmoni, quella superiore, e in tal modo l’aria resta per poco tempo all’interno dell’organismo e l’apporto di ossigeno è nettamente minore.

La respirazione addominale è meno abituale rispetto a quella toracica, per cui va in un certo senso “allenata” per poterla poi applicare in allenamento e in gara; ci si può esercitare sulla respirazione diaframmatica sdraiandosi per terra e posizionando un libro sullo stomaco. Si inspira ed espira profondamente, cercando di buttare fuori tutta l’aria inspirata, e durante le due fasi si potrà vedere il libro andare su e giù insieme all’addome. Con un poco di esercizio, sarà possibile rendere questo tipo di respirazione naturale e automatica.

Dato che quando si corre l’organismo ha necessità di un quantitativo d’ossigeno maggiore, si respira sia con il naso che con la bocca proprio per far entrare e poi espellere più aria possibile. Altrettanto importante è il ritmo: nel caso di corse a intensità ridotta, il ritmo corretto è 3:3, vale a dire inspirare ogni 3 passi ed espirare ogni 3 passi. La frequenza si fa maggiore nelle corse ad intensità media, 2 passi per inspirare e 2 per espirare, ed elevata, in cui il rapporto è 1:1. Si tratta di valori indicativi, ogni atleta utilizza poi la frequenza più adatta in base alle proprie caratteristiche e al tipo di corsa che affronta.

Il Team di RunningMania