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Debutto in gara: ecco ciò che non bisogna fare

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Dopo mesi di allenamenti, è arrivato finalmente il momento della prima gara: ecco le cose da non fare se non si vuole compromettere tutto il lavoro svolto

Quasi tutti i runners ricordano il giorno della loro prima gara: la tensione e l’emozione prima del via, ma anche la voglia di confrontarsi con gli avversari e capire qual è il proprio livello e se i duri mesi di allenamento daranno i loro frutti. Le giornate che precedono la gara sono molto delicate, perché ormai la preparazione è conclusa e non si può fare molto altro se non attendere lo start. I giorni della vigilia, però, possono essere pericolosi perché basta poco per compromettere le settimane di fatica e rinunce fatte per arrivare pronti alla corsa. Può essere utile, dunque, sapere ciò che non bisogna fare a ridosso del debutto in gara.

 

L’alimentazione richiede attenzione massima: non bisogna sgarrare pensando “ormai il più è fatto”, perché gli equilibri nell’organismo sono delicati e ci vuole un nulla per stravolgerli. Bisogna evitare quindi di mangiare fuori, continuando a seguire la dieta che ha scandito le settimane di allenamento. Alla vigilia della gara è consigliabile non chiedere troppo all’organismo: niente seduta di allenamento tirata insomma, meglio una sgambata leggera o anche il riposo; se proprio non si riesce a star fermi per l’ansia, una semplice passeggiata può rivelarsi molto utile.

La tensione può chiudere lo stomaco, ma non si può restare a digiuno: qualcosa bisogna pur mangiarla, altrimenti si rischia di non avere benzina sufficiente per la gara. Insieme all’alimentazione è fondamentale anche il riposo, per cui una bella notte di sonno alla vigilia è quello che ci vuole. Certo, dormire prima di un appuntamento importante come il debutto in gara può non essere semplice: la chiave è rilassarsi – leggendo oppure guardando un film – e pensare il meno possibile alla corsa. Tutto pur di non restare svegli a studiare il percorso della gara o a pensare a cosa si sarebbe potuto fare e invece non si è fatto durante la preparazione.

Arriva il momento del via: il piano è quello di tenere il proprio ritmo, ma non è facile quando si è circondati da altri runner. Cedere allo spirito competitivo per stare dietro agli avversari è un errore da non commettere, perché il fisico non è tarato per quell’andatura e prima del traguardo presenterà il conto. Solo nella seconda parte di gara, se le sensazioni sono buone, si può provare a spingere un po’ di più. L’importante è non cedere all’entusiasmo iniziale, che spesso porta a strafare. La prima gara serve soprattutto per fare esperienza, che ritornerà utile negli appuntamenti successivi!

 

 

 

Il Team di RunningMania