Negli ultimi anni il connubio running-donne è diventato sempre più forte ed evidente a tutti. Il boom sembra ormai aver raggiunto livello inimmaginabili fino a poco tempo fa e sempre più spesso gli istruttori delineano piani di allenamento personalizzato per il gentil sesso.
Recenti studi statistici hanno dimostrato che le donne runners compongono quasi il 45% di coloro che praticano la corsa come sport agonistico o semplicemente come amatori. Si tratta dunque di un nuovo universo tutto da scoprire che rivela spesso sorprese e novità. Numericamente gli appassionati di running in Italia sono quasi 6 milioni e per contro abbiamo la cifra record di circa 3 milioni di donne che abitualmente escono di casa per fare una bella corsa. Il motivo che le spinge ad andare a correre è il raggiungimento di un migliore equilibrio psico-fisico per il 30% delle donne intervistate sull’argomento. Un altro 25% afferma invece di avere un forte desiderio di mantenersi giovani e fresche, soprattutto dopo una certa età. Il 20% lo fa per scaricare lo stress della vita quotidiana, il 15% corre per tonificare e consolidare la muscolatura del corpo e per finire il 10% considera questa attività una forma di aggregazione con altri amici per condividere il medesimo interesse.
Al di là dei semplici dati statistici, possiamo dire con certezza che in passato il running praticato dalle donne era spesso visto con curiosità e diffidenza ma è dal 2000 che questa attività fisica coinvolge sempre più neofite. Da un punto di vista meramente fisico, la donna che si dedica alla corsa in genere possiede circa i 2/3 della forza muscolare di un uomo ed è quindi necessario mantenere elevati gli indici di forza elastica. Al contrario, le donne hanno una maggiore mobilità articolare e con un po’ di allenamento possono acquisire anche ottime capacità di resistenza fisica grazie agli acidi grassi impiegati dal proprio metabolismo muscolare. È stati quindi dimostrato che una donna nelle varie fasi di corsa continua e fondo più o meno veloce corre circa 20 secondi più lentamente degli uomini ed è più facilmente soggetta ad infortuni.
Per quel che riguarda però l’aspetto tecnico, non esistono allenamenti ed esercizi svolti dagli uomini che non possono essere fatti anche dalle donne. Anzi è la qualità del lavoro fisico effettuato a fare la differenza e non certo la quantità delle prove e la durata dei recuperi. A proposito dell’abbigliamento invece, anche se la temperatura è bassa e fa piuttosto freddo, è consigliabile non coprirsi troppo visto che nel giro di qualche minuto si inizia a sudare. In estate le donne possono poi indossare pantaloncini e canotta mentre in inverno possono mettere una calzamaglia elastica e una maglia termica a maniche lunghe e un kway in caso di pioggia. È comunque bene sapere che con lo sforzo fisico andremo a perdere soprattutto acqua, sali minerali e glicogeno che dovremo reintegrare durante la corsa e nelle 12 ore successive. Infine molte donne amano fare running con le cuffie nelle orecchie ma queste sono preferibili solo i primi tempi quando si procede a ritmo più blando. Infatti in seguito si dovrà prestare attenzione al chilometraggio e alle difficoltà del percorso ed è quindi importante essere ben concentrati.
Il Team di RunningMania