Essere runner significa avere una particolare predilezione per il continuo miglioramento, per il voler superare i propri limiti e anche le proprie aspettative.
Ecco il motivo per cui molti runner si chiedono come fare per correre più forte, per essere più resistenti, per migliorare le proprie potenzialità.
Molti credono, a ragione, che il costante allenamento sia indispensabile. Indispensabile lo è, ma non sempre sufficiente. Talora, per correre più veloce, bisogna “rompere i propri schemi”, anche quelli dell’allenamento… per esempio, per staccare dalla routine, ci si può allenare con un tapis roulant, strumento che obbliga ad aumentare progressivamente la cadenza della corsa -e la velocità- e permette di farlo in casa, quando non si dispone di spazi adatti all’esterno o quando ci sia cattivo tempo.
Sono inoltre sempre di più i runner che, all’allenamento tradizionale, accostano le pratiche del fitness. Lo spinning è in grado di allenare soprattutto le anche e i muscoli della coscia e del polpaccio, ad esempio.
Il Fartlek è un metodo d’allenamento di origine svedese, letteralmente “gioco di velocità”, che consiste in serie di corse a velocità differenti con intervalli casuali, per preparare il runner alla massima reattività e a scattare con prontezza di riflessi al via.
Anche migliorare la postura può contribuire a far guadagnare del tempo prezioso in fatto di velocità. Lo sguardo deve essere dritto, mai inclinato verso il basso; le braccia a 90° devono ondeggiare in modo leggero per seguire la spinta del corpo. Infine, le anche dovrebbero essere allineate alle spalle e al busto.
Annotare l’andamento della propria velocità in un apposito registro può aiutare a capire quale metodo aiuti effettivamente il miglioramento della corsa nel tempo.
Il team di RunningMania