Tutti, o quasi, sappiamo di cosa si parla quando sentiamo la parola stretching: esercizi di stiramento e allungamento che servono a preparare il corpo ad un’attività fisica più intensa.
I runners, in particolare, possono trarre non pochi benefici dallo stretching, poiché predispone l’apparato scheletrico e muscolare all’allenamento e consente, inoltre, di recuperare più in fretta. Durante la corsa, poi, il consumo di energie è minore perché lo stretching riduce la rigidità.
Entrando nel dettaglio, per i runners è consigliato lo stretching per circa dieci minuti sia prima che al termine dell’allenamento. Il primo esercizio per estendere il polpaccio e il tendine si effettua appoggiandosi al muro o ad un albero e portando un piede dietro, mantenendolo dritto e facendo toccare terra al tallone. Per portare in tensione, invece, i muscoli di inguine e coscia bisogna mettersi a gambe divaricate, con la punta di entrambi i piedi verso l’esterno. Piegandosi su una gamba, sarà possibile mettere per bene i muscoli dell’arto in tensione. Qualsiasi runner, poi, conosce l’esercizio che possiamo vedere nella foto, uno dei più semplici in assoluto: portando il tallone a toccare la natica, allungheremo i muscoli della parte anteriore della coscia. Portando il busto in avanti in linea coi fianchi, si potrà tendere invece il lato posteriore della coscia; se si vuole aumentare l’estensione dei muscoli lombari, sarà sufficiente incrociare le mani dietro la schiena e dare un po’ di spinta con le scapole. Con questi semplici esercizi, si potranno allungare nella maniera migliore i quadricipiti delle gambe, ed essere preparati per la corsa.
Si tratta di esercizi universali, che praticano tutti coloro che prendono parte a maratone o gare di corsa, ma anche dagli sportivi di altri discipline. La tennista Venus Williams, ad esempio, pratica stretching direttamente in campo, prima delle partite. E prima di dedicarsi alla corsa, anche molti personaggi dello spettacolo si cimentano negli esercizi di stiramento e allungamento.