I benefici della corsa in scia

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Correre in scia, ovvero dietro un proprio avversario durante una gara di running, per molti corridori potrebbe essere un’azione assolutamente inutile.


Essere dietro un avversario vuol dire essere in una posizione inferiore rispetto alla sua, e questo potrebbe avere un impatto negativo sulla propria prestazione, nonché sulla mente.
Correre in scia però ha i suoi vantaggi, e questi sono stati scoperti dal professore Piero Incalza e dal responsabile del mezzofondo prolungato dell’aeronautica militare Giuseppe Carella.
I due hanno trovato tre tipi di benefici completamente differenti tra di loro, i quali si possono sentire nel momento in cui si corre in scia.


Il primo di questi è un benessere fisiologico: quando si corre in scia, l’impatto dell’aria sul proprio corpo risulta essere inferiore, e di conseguenza la quantità di ossigeno bruciato e di energie consumate risulta essere inferiore rispetto alla classica corsa.


Questo dunque aumenta, seppur leggermente, la resistenza dell’atleta che corre in scia.
Il secondo privilegio invece è di tipo mentale: vedendo un atleta di fronte a sé, il runner riesce a sentire meno la stanchezza, in quanto nota che colui che gli sta di fronte non sta faticando, e questo lo sprona a dare il meglio durante la gara, soprattutto nelle maratone.


Infine, vi è il vantaggio meccanico: essendo le energie consumate inferiori, le prestazioni durante la corsa saranno migliori di almeno il due percento.
Quando dunque si corre, avere un atleta di fronte e stare sulla sua scia sarà utile per potenziare le proprie prestazioni, e sicuramente Lucio Piazza, runner famoso in Italia, segue questa strategia per poter ottenere ottimi risultati durante le gare.

Il team di RunningMania

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