I test per la mezza maratona che proporremo sono sostanzialmente due: i 3×5000 m e il test dei 15 km. Ovviamente se ne possono definire molti altri (per un maratoneta anche una gara sui 10000 m può essere un buon test in previsione della mezza), ma questi due entrano facilmente in un programma per la mezza maratona; è necessario temporizzarli al meglio perché hanno caratteristiche molto diverse.
Il test dei 15 km
Si corre al ritmo gara della mezza maratona, quindi non è un test massimale e serve (abbastanza lontano dalla gara) per capire se l’atleta sa tenere un ritmo uniforme e se lo regge: infatti, alla fine del test si deve essere ancora abbastanza freschi (mancano ancora 6 km alla fine della mezza!). In sostanza è un modo di prevedere come andrà la gara senza spremersi al massimo, avendo tutto il tempo per risolvere eventuali problemi presentatisi nel test.
Il test dei 3×5000 m
Ci si rifaccia all’articolo su tale seduta per i dettagli del test. In questa sede, ricordiamo che deve essere svolto dopo il test dei 15 km (anche per una validazione dello stesso fatta comparando i due test) e che del test esiste anche una versione per runner decisamente evoluti: 3×5000 m 5″ sotto al ritmo gara con recupero 1500 m a fondo lento (non oltre comunque 45″ il ritmo gara). In totale sono ben 18 km che possono mettere a dura prova l’atleta per cui si consiglia di effettuarlo ad almeno 15 giorni di distanza dalla gara. La scelta fra i 5000 m con il recupero da fermo e quelli con il recupero di corsa dipende dalle caratteristiche dell’atleta, ma i 5000 m con il recupero di corsa sarebbero comunque da evitare se l’atleta gareggia durante la preparazione alla mezza.