Correre per molti non è uno sport, ma una filosofia di vita. Ecco che allora chi corre non è più un semplice sportivo, ma un runner e la corsa si veste di un significato più intenso quando viene definita running.
In un contesto in cui la vita ci porta a correre in continuazione, per lavoro, per portare i figli a scuola o in palestra, per seguire ritmi talvolta inimmaginabili, in molti hanno scoperto che il running non è fatica, ma un momento di piacere e relax. Mentre si corre, da soli o in compagnia, ci si confronta con se stessi, si ha tempo di ascoltare la propria musica preferita, di chiacchierare con i colleghi runners, ma soprattutto ci si scarica di tutte le tensioni accumulate durante il giorno. Per correre ci si sveglia alle sei del mattino per poter affrontare al meglio la giornata, dopo essersi rigenerati e aver fatto un pieno di energia. Probabilmente chi non è un runner non potrà mai comprendere tutte quelle persone che, per riprendersi da una giornata di intenso lavoro, vanno a correre. Chi non è un runner non potrà mai provare l’emozione e la gioia che si provano nel concludere un’ora di corsa, o un chilometraggio dato. Non potrà capire la felicità nel vedere, sulle proprie app, il miglioramento giornaliero del proprio ritmo cardiaco o della propria velocità. Nè tanto meno potrà mai provare l’ebbrezza di correre pensando alle ‘gesta’ sportive dei grandi maratoneti, come Stefano Baldini o di Daniele Meucci o, in campo femminile, di Valeria Straneo. Chi non è un runner non potrà mai capire l’orgoglio che si prova nel dire ‘Il running è la mia vita!‘