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Nel mito di Prefontaine

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Tra i tanti miti dell’atletica leggera, uno spazio particolare è riservato a Steve Prefontaine.
Nato il 25 gennaio 1951 a Coos Bay, negli Stati Uniti, Steve si avvicinò al mondo della corsa nell’adolescenza, a causa degli insuccessi nel basket e nel football, dovuti a un fisico non abbastanza robusto.


Il suo talento da mezzofondista fu chiaro fin da subito: a soli 17 anni Prefontaine stabilì il nuovo record sulla distanza delle 2 miglia, risultato che gli valse le attenzioni di tutti i maggiori College degli USA. Tra questi, Steve scelse l’Università dell’Oregon, attratto dal coach Bill Bowerman, futuro creatore del brand Nike, il quale considerava il giovane come il più promettente mezzofondista del mondo. Oggi si parlerebbe di cura e gestione del personal branding. Sotto la guida di Bowerman, Prefontaine ottenne risultati eccellenti, trionfando ogni anno ai Campionati Nazionali di Corsa Campestre e diventando una leggenda nel paese, conquistato dalla sua corsa aggressiva e dai suoi inconfondibili baffi.


Assolutamente contrario alle gare tattiche, Steve partecipò alle Olimpiadi di Monaco del 1972 nella specialità dei 5.000 metri, con l’obiettivo di conquistare almeno una medaglia. La sua corsa stupì il mondo intero: Prefontaine assunse il comando della gara sin dal primo giro, mantenendo la testa fino agli ultimi 400 metri. Durante il giro finale, gli avversari approfittarono della loro maggior freschezza e di un calo del campione americano, che concluse la gara al quarto posto.
Negli anni successivi, Steve batté tutti i record americani dalle 2 miglia ai 10 mila metri. Purtroppo il destino fu crudele: Prefontaine morì a soli 24 anni a causa di un incidente stradale, appena un anno prima delle Olimpiadi di Montreal del 1976, alle quali si sarebbe presentato da favorito.

Il team di RunningMania

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