È l’accessorio del momento, un must have per i runner dell’era digitale: parliamo dell’activity tracker e di come può aiutarci nell’allenamento.
In questi ultimi anni il tradizionale cardiofrequenzimetro è stato soppiantato da un accessorio più tecnologico e di tendenza, capace di unire un insieme di funzionalità innovative: si tratta degli activity tracker, degli orologi o braccialetti che consentono di monitorare le proprie attività giornaliere. Questi device fanno ormai parte della quotidianità di molte persone e possono rivelarsi preziosi anche per i runner. In che modo? Scopriamo insieme di cosa sono capaci.
1 – Tracciare gli allenamenti ed i progressi
Il motivo principale per il quale una fitness band può essere utile ai runner è la possibilità di monitare, tracciandoli col gps, i propri allenamenti ed i relativi progressi. Questo permette di avere sempre sott’occhio i propri obiettivi e di apportare, se necessario, delle modifiche o delle correzioni alle sessioni di corsa. Non solo: tramite questi dispositivi in genere è possibile conoscere le distanze percorse e i tempi impiegati per coprirle; registrare i percorsi d’allenamento abituali, controllare la propria frequenza cardiaca, rilevare la propria velocità, l’altitudine e le calorie consumate.
2 – Fissare degli obbiettivi step by step
Fra le funzioni più pratiche di questi accessori per il fitness vi è anche la possibilità di stabilire gli obbiettivi che si desiderano raggiungere. Questo non vale soltanto per i runner più navigati, per i quali può rappresentare uno stimolo ulteriore all’allenamento, ma anche e soprattutto per i principianti. È l’ideale, infatti, per chi desidera migliorare il proprio stile di vita abbandonando la sedentarietà e necessita di mantenere viva la forza di volontà, cominciando da piccoli traguardi.
3 – Motivare l’atleta
A tutti i runner, persino ai più irriducibili, capitano dei periodi “no”, prima o poi. Il fatto di poter tracciare la propria attività fisica registrando lo storico degli allenamenti portati a termine e confrontarli può essere fonte di motivazione. Essendo tutto registrato su questi dispositivi, dato che in genere sono collegati ad un’app per smartphone del medesimo brand o ad un sito web specifico per il fitness, è possibile accedere in un secondo momento ai propri dati e consultare le prestazioni, le statistiche, i record personali, gli obiettivi raggiunti e persino le mancanze. E questo spinge a dare di più, facendo leva principalmente sul proprio desiderio di migliorarsi.
4 – Perdere peso
Non è un mistero: molti runner si approcciano alla corsa inizialmente per tenersi in forma e perdere qualche chilo. Il fitness tracker permette anche di tenere sotto controllo le calorie bruciate: parliamo di dati approssimativi, ma comunque molto vicini alla realtà.
5 – L’allenamento è social
Come tutti i moderni accessori di ultima generazione, anche gli activity tracker sono connessi alla Rete ed ai principali social e consentono di condividere live la propria sessione di allenamento. In questo modo, oltre alla possibilità di avere l’incoraggiamento e il supporto di amici e follower, si può anche partecipare a delle vere e proprie sfide “a distanza” e confrontare i propri risultati con gli altri runner, rendendo meno noiose le sessioni di corsa in solitaria. A patto di non barare, però!
Il Team di RunningMania
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