Quale terreno è il migliore per correre?

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Quando si ha possibilità di scegliere dove correre, viene spontaneo domandarsi quale sia il terreno migliore sul quale intraprendere l’attività sportiva.


La maggior parte degli allenamenti avviene sull’asfalto, materiale che invade letteralmente le nostre città. L’asfalto è notoriamente un terreno d’eccezionale durezza, in grado di sostenere al meglio la corsa, senza alcun cedimento. Per questo è il terreno spesso utilizzato per le competizioni; prima di corrervi, però, bisogna dotarsi di scarpe molto resistenti ed adatte.
Qualcosa di diverso si può dire riguardo al cemento: questo materiale affatica, a lungo termine, la corsa degli atleti, ed è quindi pericoloso per tendini e legamenti.


Cosa dire dei terreni dissestati, come quelli di montagna, formati prevalentemente da sassi e rocce? Si tratta di fondi abbastanza pericolosi, sui quali è facile scivolare e cadere con conseguenze che possono andare dall’escoriazione a traumi anche seri. Importante in questi contesti l’utilizzo massimo della prudenza e di scarpe adatte, ad esempio quelle da trail.


Quello erboso è un tipo di terreno che non è semplice da trovare; richiede un grande impegno durante la corsa, dato che non è un fondo stabile e può favorire scivolate. Se invece si tratta di un campo dall’erba bassa, ad esempio un campo da calcio, la tenuta è decisamente migliore.
Il terreno ideale per la corsa sembrerebbe la pista: tuttavia, non bisogna dimenticare che essa è provvista di varie curve, che possono sbilanciare la corsa e renderla meno concentrata sull’effetto velocità. Forse allora il miglior terreno per il runner rimane la solida, sicura e compatta strada sterrata.

Il team di RunningMania

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