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Staffetta: fidarsi dei compagni non è facile!

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La staffetta è sicuramente la gara più emozionante e trainante dell’atletica leggera: unico esempio di gara di squadra in questo sport prettamente individuale.

Il successo delle staffette in pista (basti pensare alla staffetta giamaicana con Usain Bolt), ha portato a trasferire questa disciplina anche nelle corse su strada, permettendo ai runners di creare delle maratone a staffetta con frazioni di circa dieci chilometri ognuna. Anche se meno spettacolari rispetto alle staffette in pista, queste gare permettono a compagni di allenamento di condividere il risultato di una gara, sia esso un successo o meno. Ma come scegliere i compagni di staffetta?
Nelle gare in pista la scelta viene fatta dalle società sportive o dalle federazioni, ma in quelle su strada, la scelta è spesso fatta dagli atleti stessi, che decidono di formare squadra per affrontare questo tipo di gara. Naturalmente, per come è strutturata la staffetta, la fiducia nei compagni è fondamentale, perché se uno dei frazionisti ha un’incertezza o non riesce a concludere la propria frazione di gara, viene danneggiata tutta la squadra. Per questo motivo è importante che i frazionisti si conoscano bene, conoscano le loro possibilità e i tempi di allenamento per poter organizzare al meglio le posizioni di partenza e di arrivo. In ogni caso, la responsabilità che un atleta sente per dover correre non solo per se stesso, ma anche per i compagni, aiuta molto la fiducia del gruppo: per questo la staffetta è bella non solo da vedere, ma anche e soprattutto da correre, su qualunque distanza.

Il team di RunningMania

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