Nel mondo del running, come nella vita, non si finisce mai di imparare
Come tutti gli sport del mondo, il running presuppone da parte dell’atleta una grande voglia di migliorarsi e soprattutto di imparare: anche il runner più esperto, è consapevole di avere ancora dei margini di miglioramento; sa bene che deve apprendere ancora molto in quanto a tecniche, accorgimenti e trucchi, e difatti l’approccio vincente è quello di chi, con grande umiltà, è in grado di mettersi sempre in gioco, anche quando i risultati ottenuti sono eccellenti e ci si potrebbe tranquillamente sentire “arrivati”. Il detto non si finisce mai di apprendere è dunque perfetto per questa disciplina sportiva che riserva grandi sorprese anche dopo anni che la si pratica. Lo sa bene chi è alla ricerca di un costante miglioramento e per questo motivo si informa, sperimenta e cerca di potenziare i propri punti di forza.
Ed è proprio a questo tipo di runner – quello che non si sente arrivato e al contrario vuole imparare per migliorarsi e migliorare, in allenamento come in gara – che sono rivolti i seguenti consigli che affrontano tematiche come riuscire a ricavare il massimo da un allenamento in salita o dal luogo in cui si va a correre, ma anche come beneficiare al massimo del proprio giorno di riposo, senza sensi di colpa né strascichi di pigrizia. Per quanto riguarda l’allenamento in salita, la sua importanza è ormai nota a tutti i runner, sia a chi corre per passione, sia a chi lo fa in maniera agonistica; i benefici che se ne traggono a livello fisiologico e di prestazione sono molteplici, e per questo motivo un po’ tutti inseriscono nei proprio allenamenti settimanali dei tratti più o meno lunghi in salita.
Ma quale tecnica è più opportuno utilizzare per correre in salita? Qual è la posizione da assumere per trarre maggiori benefici da questo tipo di allenamento, stancandosi quanto basta? La posizione corretta per la corsa in salita prevede il busto e la testa diritti; molto importante è la direzione dello sguardo: bisogna guardare in avanti, e non a terra. In caso contrario si corre il rischio di incurvarsi, e correndo incurvati in salita si assume una posizione errata che comporta un inutile dispendio di energie, oltre che, non di rado, qualche fastidioso dolorino. L’ideale, invece, è accorciare i passi e spingere con le braccia. Così facendo, il corpo e i muscoli affronteranno molto meglio la salita.
Una preparazione speciale, poi, richiedono il lungo o il lunghissimo. Chi partecipa a questo tipo di gare deve sempre informarsi preventivamente a proposito dei gel a disposizione degli atleti, dei drink destinati al ristoro e al recupero e di eventuali snack la cui distribuzione è prevista al bisogno o una volta arrivati al traguardo. Il motivo è molto semplice: non tutte le bibite, gli snack e gli integratori vanno bene per tutti i runner, e in caso manchino proprio i prodotti che si è abituati ad usare, forse è bene fare da sé e portarseli da casa.
Per quanto riguarda invece il giorno di riposo, sacrosanto per ogni atleta, è bene sapere che non bisogna necessariamente oziare per riprendersi: al contrario, una camminata o un’uscita in bici poco impegnative, precedute da un buon riscaldamento e seguite da una sessione di stretching extra, possono aiutare i muscoli a riprendersi al meglio, favorendo la ripresa degli allenamenti nei giorni successivi.
Il Team di RunningMania