Per scegliere la scarpa da corsa più adatta occorre tenere in considerazione alcuni parametri fondamentali, correlati alle proprie caratteristiche.
Possiamo anzitutto suddividere le scarpe da running in otto categorie ben distinte, ognuna pensata per differenti esigenze:
– Scarpe superleggere “Racing” (A1)
Il loro peso non supera i 200 g in genere e si utilizzano per le gare su pista (10 mila metri) o su strada. Hanno una tomaia molto bassa in modo da facilitare le spinte con l’avanpiede e sono consigliate a chi possiede un buon indice di massa corporea e non ha problemi di appoggio.
– Scarpe intermedie “Performance Cushioning” (A2)
Il peso varia dai 300 ai 200 g e sono in genere il tipo di scarpe preferito da chi corre maratone e mezze maratone. Si utilizzano molto però anche per gli allenamenti, specialmente per corsa media e ripetute lunghe. Anche queste sono sconsigliate per chi non ha un buon indice di massa corporeo o problemi di appoggio.
– Scarpe con massimo ammortizzamento “Cushioning” (A3)
Il loro peso supera i 300 g e la loro caratteristica principale è l’alta capacità di ridurre gli impatti col terreno. Hanno di norma il tallone rialzato apposta per assorbire gli urti e vengono utilizzate per le gare e per la corsa lunga.
– Scarpe stabili “Support” (A4)
Il loro peso è variabile ma supera sempre i 300 g. Sono utilizzate per correggere l’appoggio, in particolare per contrastare la pronazione dal momento che sono dotate di supporto nella parte centrale. Garantiscono la massima stabilità e si possono impiegare sia per le gare che per la corsa lunga.
– Scarpe per trail running (A5)
Il loro peso si aggira fra i 300 e i 350 g, sono molto traspiranti e con suole pensate apposta per percorrere tracciati sconnessi o accidentati come quelli di montagna, capaci di assorbire in maniera ottimale l’attrito col terreno e di garantire una perfetta tenuta sia in frenata che in discesa, proteggendo il piede da eventuali storte.
– Scarpe per il walking (A6)
Questo tipo di scarpa, più che per il running vero e proprio, è consigliato per le camminate sportive, poiché asseconda la rullata del piede e lo sostiene. Il peso può variare dai 320 ai 390 g e sono molto comode, con una suola dalla buona aderenza che si adatta anche ai percorsi in pendenza.
– Scarpe chiodate (A7)
Questa tipologia si utilizza esclusivamente su pista oppure per le corse campestri, e possono avere differenti caratteristiche in base alle diverse discipline sportive.
– Scarpe minimaliste (A0)
Si tratta di scarpe leggerissime, progettate in maniera tale da garantire il naturale movimento delle articolazioni del piede. Esteticamente si distinguono dalle altre per la presenza delle “dita”. Garantiscono una posizione biomeccanica del piede ottimale e sono l’ideale per le corse veloci e per gli allunghi.
Altro fattore importante da considerare è l’appoggio plantare, ossia in che modo il peso del proprio corpo si scarica sul terreno in seguito alla fase di volo. Se durante questo processo l’arco plantare ha la tendenza a cedere verso l’interno significa che l’appoggio è neutro e viene definito pronazione fisiologica, vale a dire normale. Se però questo effetto appare accentuato allora l’appoggio è da iperpronatore. Diversamente, se l’appoggio si verifica nella parte esterna del tallone allora si tratta di supinazione. Conoscere il proprio tipo di appoggio è importante nella scelta delle scarpe, che dovrebbero correggere o almeno limitare il difetto, garantendo così il migliore appoggio possibile, in maniera tale da evitare fastidiosi traumi.
Il team di RunningMania