Chi si allena regolarmente nella corsa, sia in pista che su strada, sia a livello amatoriale che agonistico, sa bene che le scarpe sono l’elemento più importante di tutto l’abbigliamento. Ogni runner ha bisogno di un tipo di scarpa in grado di sostenere e proteggere il piede per ottenere una performance sempre migliore e, soprattutto, per evitare problemi e dolori.
Tra le scarpe più apprezzate nel panorama del running ci sono sicuramente le Asics Gel Cumulus, che hanno ottenuto riconoscimenti ad ogni livello, da parte di atleti e di riviste specializzate, perché scarpe universali, in grado di mediare una serie di caratteristiche che si possono adattare a quasi tutti i tipi di piede offrendo un appoggio neutro e un’ammortizzazione perfetta. La Gel Cumulus è un prodotto storico, che da circa 15 anni ha subito miglioramenti sempre più evidenti tanto da diventare tra le scarpe più richieste da quanti vogliano correre o fare un training generale, in pieno comfort. Un miglioramento che ha raggiunto l’apice con l’ultima versione, la numero 17, lanciata da poco sul mercato.
Ma come può una scarpa da tutti considerata perfetta continuare a migliorarsi? Esistono variazioni evidenti con la versione precedente, la numero 16? Se lo sono chiesto in molti e la risposta è sì: dei miglioramenti ci sono stati, ma non degli stravolgimenti. Si tratta soprattutto di variazioni estetiche, non solo nel colore, ma anche in una serie di dettagli che hanno permesso di rendere la Asics Gel Cumulus 17 ancora più interessante della versione precedente.
Niente variazioni eccessive dal punto di vista tecnico, quindi: conservata l’intersuola con la tecnologia FluidRide che però è passata alla versione FluidRide 2.0, che offre una maggiore possibilità di spinta avendo una leggera variazione di struttura al di sotto dell’alluce: una piccola differenza che assicura una migliore performance alla corsa.
Alleggerito il peso, anche se di poco: la Asics Gel Cumulus 16, con i suoi 300 grammi, aveva già perso 20 grammi rispetto alla versione precedente. La Cumulus 17 è stata ulteriormente alleggerita di 5 grammi arrivando così a pesarne meno di 300: un traguardo importantissimo se si pensa che questo tipo di scarpa dalla massima ammortizzazione viene utilizzata per coprire distanze lunghe e lunghissime in allenamento e anche una così piccola diminuzione di peso può essere fondamentale per una corsa che debba mantenersi dinamica nel tempo. Va specificato che la riduzione potrebbe essere una nota dolente per chi ha un tipo di corsa pesante, di potenza, mentre sicuramente va ad avvantaggiare chi ha una falcata più leggera.
Migliorata l’estetica, anche se per molti runners questa caratteristica è considerata secondaria rispetto alle proprietà tecniche. Tuttavia un importante elemento che definisce l’estetica delle Cumulus 17 rispetto alle 16 è la completa riflettività. Con un incremento sempre maggiore di podisti che si riversano in strada ad allenarsi all’alba e al tramonto, correndo in condizioni di luminosità non sempre eccellente, la Cumulus Gel 17 ha puntato anche sulla sicurezza, ed ha incrementato la riflettività della scarpa che può essere visibile in ogni condizione di luce, sia scarsa che elevata.
A parità di caratteristiche tecniche, quindi la Cumulus 17 si rende perfetta per chi fa allenamenti estremi non solo per durata, ma anche per condizioni ambientali. Maratoneti e atleti di ironman come il testimonial Asics Jan Frodeno confermano l’importanza della sicurezza durante gli allenamenti.
Il team di RunningMania