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Avvicinarsi al mondo del trail

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Se il running è sinonimo di libertà, il trail running, grazie alle sue peculiarità è il tipo di corsa che meglio esprime tale concetto.

Rispetto alla corsa su strada, il trail running presenta normalmente percorsi più accidentati e, anche per questo, decisamente più affascinanti. Chi è abituato a praticare tale attività si trova ad affrontare lungo il percorso diversi ostacoli, quali radici e sassi, salite e discese, fango e pozzanghere. Per affrontare i diversi tratti di strada è opportuno massimizzare l’attenzione negli allenamenti. Ad esempio, per poter percorrere le discese a forte velocità è necessario allenare l’equilibrio per evitare cadute che, dato il fondo normalmente sconnesso, potrebbero portare ad infortuni anche seri. Le variazioni di pendenza conducono anche ad inevitabili, e repentini, cambiamenti di ritmo.

La giusta postura in base al percorso

Il passo in salita non deve essere eccessivamente elevato in quanto, una volta raggiunta la cima ed iniziata la discesa, le gambe eccessivamente stanche per lo sforzo non permetterebbero di sviluppare la giusta potenza per accelerare il passo. In salita la schiena dovrebbe mantenersi il più possibile dritta; questo permetterà all’aria di circolare con minore difficoltà all’interno dei polmoni, favorendo la respirazione.
In discesa la muscolatura rimane in tensione. Quando il terreno si rivela scivoloso, il baricentro dovrebbe mantenersi basso; inoltre, il consiglio è quello di appoggiare l’intera pianta del piede a terra.

Il giusto equipaggiamento

Ovviamente, nel trail running assume un’importanza cruciale la scelta dell’abbigliamento. Le scarpe sono essenziali, in quanto modelli realizzati appositamente per il trail running consentono di ammortizzare al meglio le asperità del terreno e di evitare distorsioni. Il grip di questa tipologia di scarpe è sicuramente migliore dei modelli utilizzati per la corsa su strada. Fondamentale, soprattutto nelle gare e negli allenamenti lunghi, è uno zainetto nel quale riporre acqua e barrette energetiche.

Chi non ha mai corso al di fuori della strada e della pista, per passare allo sterrato dovrebbe iniziare a correre su erba, terra battuta o su strade bianche situate in zone di campagna. Questo abituerà il passo al terreno differente. Successivamente, si potranno programmare degli allenamenti in montagna. Quando questa strada non è praticabile, a causa dell’eccessiva distanza dai monti, le zone circostanti laghi e fiumi si rivelano delle valide alternative.

Le prime gare: studiare i percorsi

Una volta effettuato un numero importante di allenamenti, è possibile prendere parte ad una gara. Prima dell’appuntamento, è importante studiare le caratteristiche altimetriche e quelle del terreno; sarà così possibile programmare gli ultimi allenamenti di conseguenza. Corse lente prolungate, progressivi, ripetute, fartlek; allenamenti variati permetteranno di gestire con minore fatica i tratti più difficili delle gare.

Se avere sempre sotto controllo il terreno sul quale si corre è fondamentale, altrettanto importante è guardare davanti, soprattutto per evitare eventuali rami posti ad altezza viso. Questo rende più difficoltoso mantenere l’equilibrio. Per allenarlo sono a disposizione apposite tavolette propriocettive, che simulano l’irregolarità del terreno. Un utilizzo regolare di tali tavolette consentirà, in gara, di ridurre il livello di stress.

 

Il Team di RunningMania