L’ansia pre-gara è una sensazione del tutto normale e può risultare utile per attivarci e rendere al meglio durante la competizione. Ma cosa fare quando questa prende totalmente il sopravvento, il respiro si accorcia e i battiti aumentano? Niente panico: ecco alcune tecniche per ridimensionarla e “tenerla a bada”.
La differenza fra un atleta preparato e un campione non si vede soltanto nelle prestazioni di tipo atletico ma anche in quelle psicologiche. Pensiamo, ad esempio, a cosa successe ai Mondiali di atletica di Pechino nel 2015, durante la finale dei 100 metri piani. La sfida era principalmente fra due giganti della velocità: Usain Bolt e Justin Gatlin. Quest’ultimo era il favorito: l’atleta statunitense durante l’anno aveva ottenuto ottime prestazioni e nelle precedenti batterie aveva ottenuto il tempo migliore. Bolt, invece, aveva avuto qualche difficoltà in più ed era riuscito a qualificarsi alla finale dopo una semifinale tutta in rimonta.
Al traguardo, però, tutto si ribalta: l’atleta giamaicano si conferma come l’uomo più veloce del mondo mentre la performance di Gatlin è deludente, inferiore a quelle registrate nello stesso mondiale. Cos’è successo? Bolt, pur non essendo in perfette condizioni fisiche, è riuscito ad esprimersi al massimo in un momento decisivo mentre Gatlin è mancata la giusta lucidità mentale per affrontare la gara. Lo stress, la tensione, l’ansia da prestazione hanno avuto la meglio.
Ansia da prestazione: amica o nemica del runner?
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha avuto a che fare con l’ansia da prestazione. Gli ambiti sono i più disparati: dalla scuola al lavoro sino alle relazioni interpersonali. In tali occasioni a risentirne non sono soltanto le facoltà cognitive, ma anche il fisico, che manifesta i tipici sintomi dell’ansia come ad esempio aumento del battito, problemi a livello gastro-intestinale, maggior sudorazione e mal di testa. L’ansia da prestazione può riguardare anche l’ambito sportivo. Sembrerebbe, a prima vista, una sorta di contraddizione dal momento che praticare sport è un ottimo rimedio per scacciare preoccupazioni e stress, grazie al rilascio maggiore di endorfine che consente.
Tuttavia, quando si deve affrontare una competizione, la prospettiva può cambiare. In tal caso, infatti, entrano in gioco altri fattori che possono contribuire ad aumentare l’ansia. Si teme, magari, di fare brutta figura di fronte agli altri atleti, al pubblico, ai propri compagni. Nelle gare di lunga durata, inoltre, può sorgere anche la paura di non riuscire a gestire e completare l’intero percorso, o di non raggiungere l’obiettivo che si era prefissati, buttando via, così, mesi di allenamenti e sacrifici.
Un po’ di ansia pre-gara è normale e sana: ci aiuta ad attivarci e ci trasmette l’energia necessaria da impiegare durante la prestazione. L’ansia, come la paura, può essere uno strumento utile per farci rendere di più ma al contempo non dobbiamo diventarne vittime, rimanendo sopraffatti da essa. La psicologia dello sport in questo caso può venirci in aiuto: ecco alcune tecniche da utilizzare prima di una corsa per scacciare l’ansia pre-gara.
I rimedi contro l’ansia pre-gara
Rilassati
Quando l’ansia si fa più insistente ed il respiro sempre più corto, cerchiamo di respirare col diaframma, in modo da favorire concentrazione e calma e far abbassare il battito. Quando il respiro sarà più profondo e rilassato, si può sfruttare la tecnica del rilassamento distensivo per aiutare la concentrazione. In cosa consiste? Si tratta di un esercizio di rilassamento di 2-3 minuti che consiste nel sciogliere tutte le tensioni del corpo partendo dai piedi risalendo poco a poco, fino a raggiungere una condizione di rilassamento e benessere generale.
Visualizza un momento di pace
La tecnica psicologia della visualizzazione aiuta ad uscire da una situazione ansiogena e a recuperare serenità e fiducia nelle proprie abilità. Proviamo ad immaginare o rivivere una situazione che ci trasmette tranquillità, come ad esempio una gara precedente in cui siamo espressi al meglio. Ricreiamo quelle emozioni, sia fisiche che mentali. Questa tecnica richiede allenamento, pertanto meglio provarla ogni giorno in modo da poterla utilizzare efficacemente quando ne avremo bisogno ai blocchi di partenza.
Concentrati sull’obiettivo
Quali sono gli obiettivi che vorremmo raggiungere? Teniamoli a mente, focalizziamoci soltanto su di essi e, poco a poco, “cancelliamo” tutto ciò che è intorno e fa solo da sfondo: i rumori circostanti, gli altri concorrenti, il pubblico. Facciamo qualche respiro profondo e concentriamoci sul vero obiettivo che ci interessa, quello che vogliamo portare al traguardo: tutto il resto che ci disturba scomparirà.
Non dimenticare il divertimento
L’ansia ci fa dimenticare il lato più bello di una gara, ossia il divertimento. Certo, la competizione, la prestazione, il tempo sono elementi fondamentali dell’essere runner ma non dimentichiamo mai che lo facciamo soprattutto perché amiamo correre e perché ci fa stare bene. Proviamo quindi a concentrarci sul piacere della corsa, sulle sensazioni uniche che essa ci regala, sui movimenti del nostro corpo, su quel senso impagabile di libertà.
Introdurre nel proprio allenamento per la prossima gara delle tecniche di mental training è la giusta mossa per aiutarci a gestire al meglio ogni difficoltà, non solo fisica, ma soprattutto mentale ed emotiva. Ansia pre-gara inclusa!
Il Team di RunningMania