Come preparare le ultra-maratone

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“Corro perché, molto prima che le mie orme svaniscano, forse avrò ispirato qualcuno a rifiutare la strada facile; corro perché questo mi porta dove voglio andare”.

Così ha detto Dean Karnazes, uno degli ultra-maratoneti più celebri: dalle sue parole emerge la difficoltà ma anche la soddisfazione nel partecipare a una delle discipline di corsa più massacranti. Senza voler emulare il record di 50 maratone in 50 giorni dell’atleta greco-americano, vediamo quale è il percorso di avvicinamento all’ultra-maratona.

UN APPROCCIO DIVERSO – Per “ultra-maratona” si intende una gara su distanza superiore ai canonici 42,195 km oppure della durata di dodici, ventiquattro e più ore, indipendentemente dal percorso. Dunque, per prepararla si richiede un approccio diverso da quello della maratona e che non sottovaluti il rischio di infortuni. Durante l’ultra-maratona lo sforzo richiesto è a ‘scarsa intensità’, quindi l’allenamento sarà finalizzato a correre in regime prevalentemente aerobico.

RESISTERE NEL TEMPO’ – Nei giorni antecedenti la gara ci si dovrà preparare su terreni costellati da discese e salite per evitare sessioni monotone e lente. Questo schema non subirà variazioni fino a dieci giorni prima dell’evento: subito dopo andrà ridotto; inoltre, si consiglia di effettuare l’ultimo allenamento ‘lungo’ (oltre le tre ore) due settimane prima dell’impegno agonistico. In questa ‘tabella’ di avvicinamento, le sessioni di ‘training’ andranno chiuse con 20 minuti di esercizi che tonifichino la muscolatura di spalle e arti superiori: nessuna parte del corpo va trascurata in vista di uno sforzo così prolungato nel tempo. Infine, un accenno all’equipaggiamento: vanno predilette, non solamente in gara, delle scarpe dalla suola spessa (per evitare le infiammazioni tendinee) e che favoriscano la traspirazione contro le vesciche.

Il team di RunningMania

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