Nelle corse su lunghe distanze a fare spesso la differenza è il minor dispendio energetico, che è in grado di far guadagnare del tempo sulla prestazione complessiva.
Ecco perché non sempre è utile “ammazzarsi” di esercizi ad alta intensità con l’obiettivo di alzare il livello di soglia anaerobica e questo è un errore nel quale incappa un buon numero di atleti. L’agilità è un aspetto molto importante – in modo particolare quando si parla di corse che si svolgono su superfici sconnesse – poiché consente di guadagnare velocità e di conseguenza aumentare la competitività di un atleta.
Per incrementare l’agilità ci sono alcuni accorgimenti da mettere in pratica: innanzitutto bisogna ridurre le oscillazioni laterali da parte del tronco e lavorare sulla falcata, in modo da renderla ottimale nel rapporto fra ampiezza e frequenza. Inoltre è necessario rilassare la muscolatura che non viene coinvolta nello sforzo, evitare le torsioni da parte della colonna e mantenere la schiena in posizione eretta. Anche il capo deve rimanere dritto, con lo sguardo focalizzato alcuni metri più avanti.
Pure l’economia gestuale può essere migliorata anche se negli adulti è allenabile soltanto in modo parziale dato che a determinare il bagaglio tecnico di ciascun atleta sono le esperienze motorie che si fanno in gioventù. Esistono delle tecniche con le quali migliorare le capacità di coordinazione e dunque incrementare l’efficienza dell’economia gestuale. Si dovrà lavorare, innanzitutto, sulla gestione a livello mentale della fatica, poiché proprio quando si è affaticati c’è la tendenza a scomporsi di più nel gesto atletico, perdendo di conseguenza agilità, velocità ed efficacia nell’azione. Da questo punto di vista possono essere utili esercitazioni da svolgere in stato di affaticamento e esercitazioni con controllo del tempo, insieme a variazioni nell’esecuzione dei diversi movimenti.
Il team di RunningMania