Sono ormai numerosi i runner che decidono di affidarsi al metodo Fartlek nelle loro sessioni: entriamo nel dettaglio di questa tipologia di allenamento
Nell’ambito del running il metodo Fartlek è ormai piuttosto diffuso, anche se si tratta di un tipo di allenamento non semplice da interpretare in quanto, nato come un gioco, si è poi evoluto diventando un sistema di training molto efficace il cui obiettivo – in linea puramente teorica – è quello di migliorare la soglia anaerobica. Il Fartlek può essere interpretato in modi molto diversi durante l’allenamento, ecco perché è necessario fare un po’ di chiarezza.
Il Fartlek originario, cioè quello svedese, lasciava massima libertà d’interpretazione all’atleta, perciò si è sentita l’esigenza di far evolvere questo tipo di allenamento in maniera più scientifica; il risultato si chiama Fartlek statunitense, che mette da parte la componente ludica ed esalta al massimo quella allenante. La versione americana prevede che gli allenamenti si svolgano su pista oppure su asfalto e che ritmi e distanze siano stabiliti e non affidati a sensazioni.
Con un approccio maggiormente scientifico, si possono avere riscontri precisi e utilizzare il Fartlek in determinati momenti della stagione, ad esempio nella fase che precede gli impegni agonistici o durante i cicli di mantenimento. Le tipologie di Fartlek americano sono in linea di massima tre: lungo, medio e corto. Il Fartlek lungo prevede 8 ripetute di 4 minuti ciascuna da correre al ritmo con cui si percorrono i 10 mila metri, intervallate da un recupero di 3 minuti ad andatura lenta o media.
Il Fartlek medio è composto da 10 ripetute della durata di 2 minuti sempre al ritmo dei 10 mila, con recuperi di 2 minuti; infine il Fartlek corto si svolge con 15 ripetute di 1 minuto al ritmo dei 5 mila metri (invece che dei 10 mila) con recupero di 1 minuto fra una ripetuta e l’altra. Come si può evincere, il Fartlek è un sistema di allenamento valido per le distanze di 10 e 5 mila metri, mentre risulta meno efficace per le gare su distanze maggiori, come ad esempio la maratona. La particolarità che rende allenante il Fartlek non sono i tratti veloci quanto quelli di recupero, da percorrere a ritmo lento o medio e non blando, come in altri tipi di allenamento basati sulle ripetute.
Il Team di RunningMania