Come prevenire efficacemente gli infortuni durante l’inverno

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Se non vuoi rinunciare a correre nonostante le temperature rigide ci sono degli aspetti importanti che devi considerare prima di cominciare la tua sessione di allenamento

Correre in inverno ha un suo fascino: l’aria frizzantina, strade e piste più libere e la voglia di mettersi alla prova sfidando un clima non sempre favorevole costituiscono un’attrattiva irresistibile per molti runner. Tuttavia, occorre sapere che si tratta anche del periodo dell’anno in cui i muscoli sono più a rischio. Con le temperature che scendono sotto allo zero, infatti, gli infortuni sono dietro l’angolo.

Cosa succede a livello muscolare

Il freddo, come tutti sanno, è un vasocostrittore, pertanto agendo sulle pareti dei vasi sanguigni inibisce il flusso ottimale del sangue verso i tessuti muscolari. Di conseguenza, con un afflusso di sangue ridotto vengono meno anche tutte quelle sostanze che mantengono i muscoli elastici e gli permettono di contrarsi per svolgere al meglio l’attività sportiva. La resistenza delle fibre muscolari inoltre si riduce e cala anche la soglia della fatica; a dispetto di quanto si pensa, quindi, ci si stanca più facilmente rispetto a quando le temperature sono più alte.

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L’importanza di un buon riscaldamento preliminare in inverno

Cosa si può fare allora per evitare infortuni, stiramenti o strappi muscolari? Lasciar perdere la corsa invernale e rimanere a casa? Giammai! Il segreto per evitare questi fastidiosi intoppi è portare tendini e muscoli ad una temperatura ottimale prima di cominciare qualsiasi tipo di attività sportiva. Come fare? Esistono diversi modi: a parte un abbigliamento che sia adatto alle temperature rigide, in commercio sono disponibili delle creme riscaldati apposite, ma soprattutto si può ricorrere ad una pratica troppo spesso sottovalutata: il riscaldamento.

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Come effettuare il riscaldamento prima della corsa invernale e scongiurare gli infortuni

Per quanto possa suonare scontato e forse “noioso”, il riscaldamento è il momento cruciale di qualsiasi attività sportiva. Generalmente, effettuando un riscaldamento graduale della durata di 15 minuti si può evitare maggiormente il rischio di infortunio. Meglio evitare lo stretching statico a freddo, prediligendo piuttosto una fase di attivazione breve come una corsa leggera di qualche minuto ed effettuando di seguito degli esercizi di stretching dinamico, in modo da allungare bene i muscoli attraverso dei movimenti controllati che simulino l’attività vera e propria che andremo a praticare quando la sessione di allenamento entrerà nel vivo. Un esempio sono le oscillazioni o gli slanci con le braccia, le torsioni leggere del busto, gli slanci a gamba tesa, gli affondi laterali e gli incroci. Vale la pena, quindi, dedicare un quarto d’ora al riscaldamento per avere performance migliori e non avere brutte sorprese sulla pista.

 

Il Team di Runningmania

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