Meglio poggiare il tallone o l’avampiede durante la corsa?

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Si tratta di uno degli argomenti più dibattuti fra esperti e amanti del running: è meglio correre poggiando prima sugli avampiedi o sul tallone? Vediamo i risultati di alcuni studi e qual è l’appoggio migliore fra i due.

Uno degli argomenti più dibattuti fra runner è sicuramente il modo in cui il piede dovrebbe poggiare il terreno durante il gesto atletico. Meglio poggiare prima gli avampiedi, come sostengono i cultori nel natural running oppure toccare terra prima con il tallone, avvalendosi del potere ammortizzatore delle scarpe?

Un ricerca scientifica ha risposto al quesito

Una ricerca condotta da alcuni scienziati finlandesi del Tamper Research Center of Sports Medicine, pubblicata sulla rivista scientifica Medicine & Science in Sports & Exercise, ha tentato di dare una risposta a questo eterno dilemma. Per far ciò il team di ricercatori ha preso in esame, attraverso la tecnologia della motion capture, la tecnica di corsa e lo stile di 286 giovani adulti praticanti sport di squadra ma con nessuna esperienza riguardo corsa su lunghe distanze e con addosso le loro scarpe abituali.

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Dai risultati è emerso che soltanto 19 donne e 4 uomini utilizzavano come primo punto d’appoggio gli avampiedi. Un numero veramente ridotto, in linea però con studi precedenti secondo i quali la maggioranza dei runner moderni durante la corsa poggia prima il tallone. Ad esempio un altro studio condotto durante la Milwaukee Lakefront Marathon del 2014, pubblicato su The International Journal of Sports Physiology and Performance, ha dimostrato come il 94% degli atleti, velocisti o fondisti, donne o uomini non fossero dei natural runner. Un risultato che lascia insoddisfatti i fan della corsa a piedi nudi, i quali sostengono da tempo che sia questa la maniera migliore per correre, poiché più naturale ed istintiva.

Meglio il tallone o l’avampiede?

In effetti, però, quale dei due è il modo più salutare per correre? E quali dei due metodi permettono di limitare infortuni, da stress o traumatici, a tendini, caviglie e ginocchia? È questo ciò che i ricercatori finlandesi hanno cercato di scoprire comparando i dati delle 19 donne forefooter con quelli di altre 19 donne che abitualmente poggiavano prima il tallone. Ad entrambi i gruppi sono stati applicati ancora una volta dei sensori motion capture e sono stati sottoposti a dei test di forza a livello del bacino e delle gambe.

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I risultato finale accontenta (o scontenta) entrambe le parti: ogni stile di corsa comporta i suoi svantaggi e vantaggi. Secondo Juha-Pekka Kulmala, ricercatore a capo della ricerca, non c’è modo di esimersi dalle conseguenze legate all’impatto col terreno. Chi appoggia per primo i talloni mette sotto stress le ginocchia, invece chi poggia terra prima con l’avampiede sforza il tendine d’Achille e le caviglie. La risposta a questo lungo dibattito dunque è che alla fine non esiste un modo perfetto ed indolore per correre: lo stile di corsa è un fattore del tutto individuale.

Il Team di RunningMania

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