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Tutti i segreti dell’interval training

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Andiamo alla scoperta dell’interval training, un metodo di allenamento diverso dal solito che può essere utile anche ai runners per migliorare la corsa

Per andare forte nel running non serve soltanto correre ma bisogna anche “saper” correre, ovvero avere consapevolezza del gesto atletico. L’organismo umano è un sistema complesso e trovare il giusto equilibrio è la chiave per farlo rendere al meglio; soprattutto quando si fa attività ad alto livello, sono i cosiddetti “marginal gains” – ovvero i guadagni marginali – a regalare quel qualcosa in più che consente di essere maggiormente competitivi. La corsa, dunque, può essere allenata in modi diversi (che vanno al di là del semplice correre) e uno di questi è l’interval training.

Che cos’è l’Inverval Training?

Non bisogna farsi intimorire dal nome: si tratta di un tipo di allenamento che può essere eseguito con discreta facilità e non richiede molto tempo; sono sufficienti, infatti, dai 15 ai 20 minuti per ciascuna seduta e un semplice materassino è tutta l’attrezzatura di cui si ha bisogno. L’interval training, infatti, è composto da una serie di esercizi che si svolgono a corpo libero e il nome sta ad indicare che si intervallano fasi in cui l’intensità è elevata ad altre di recupero, sia attivo (ovvero attività blanda) che passivo (si rimane fermi).

Quali i benefici di questo allenamento?

Con l’interval training il fisico lavora sia a livello anaerobico che aerobico e la combinazione delle due fasi serve a far abituare l’organismo alla fatica. Fra gli esercizi svolti durante le sedute di interval training troviamo addominali, piegamenti sulle braccia e sulle gambe, plank, plank inverso e altri ancora, e per le sessioni di allenamento ci si può aiutare con le app dedicate (sia gratuite che a pagamento), che consentono di svolgere complete sedute di interval training. Il segreto di questa tipologia di allenamento è rispettare le tempistiche sia per quel che riguarda le fasi ad elevata intensità che quelle di recupero, svolgendo gli esercizi con la necessaria velocità. Le sedute durano poco (massimo 20 minuti) proprio perché si punta tutto sull’intensità.

L’interval training può essere effettuato nei giorni in cui non si corre e trattandosi di un allenamento dispendioso sarebbe meglio non farlo tutti i giorni, poiché il fisico necessita di almeno 24 ore di recupero dopo lo sforzo compiuto. In linea di massima due sedute settimanali di interval training sono la soluzione più adatta affinché l’allenamento risulti efficace ma non troppo esigente per il fisico. È un allenamento piuttosto faticoso ma in grado di dare i suoi frutti già nel medio periodo, aumentando la resistenza e spostando più in là la soglia della fatica, aspetti che torneranno utili anche nella corsa.

Il Team di RunningMania