Home Triathlon Triatleti messicani sequestrati, ora liberi, ma che paura!

Triatleti messicani sequestrati, ora liberi, ma che paura!

0
118

Fabiola Corona, atleta della squadra olimpionica messicana, nonché atleta attiva nella disciplina del Triathlon, è stata liberata, assieme ad altre sei persone, dai sequestratori che li avevano rapiti.

Momenti di tensione e paura per i triatleti messicani, tra cui vi era pure Fabiola Corona: nel corso degli ultimi giorni, gli atleti sono stati sequestrati e successivamente liberati, il tutto nel corso di pochissime ore.
Il fatto è accaduto improvvisamente: Fabiola Corona, assieme ad un gruppo di atleti si stavano allenando, a bordo delle loro biciclette, nei pressi di un distretto federale messicano, quando improvvisamente sono stati sequestrati da un gruppo di persone, anche se non vi è un dato preciso riguardo il numero di coloro che hanno compiuto tale atto.
Sei atleti e un allenatore, anch’egli messicano, hanno dunque passato diverse ore di paura, ma fortunatamente l’intervento di alcuni negoziatori ha permesso alle sette persone di esser liberate sane e salve.
Sconosciute anche le motivazioni che hanno spinto queste persone a compiere tale impresa criminale, anche se si suppone che siano riconducibili all’ottenimento di un’elevata somma di denaro in cambio della libertà degli atleti.
L’intervento della squadra di Renato Sales, il coordinatore nazionale dell’unità antisequestro, ha permesso che la trattativa andasse a buon fine, e che dunque le sette persone rimanessero completamente illese.
Sui social network, oltre che alla notizia, sono apparsi diversi messaggi di ringraziamento da parte degli atleti, ed in particolar modo quelli di Fabiola, che ha ringraziato i suoi fan per aver pregato per lei affinché non le accadesse nulla di grave.
Dopo questo terribile gesto, nella pagina del Triathlon Messico, presente su Facebook, sono state inserite alcune regole per evitare che una situazione del genere possa ripetersi: ad esempio viene consigliato agli atleti di uscire sempre in gruppo e di non abbandonare mai la propria bici.

Nessun commento