Tutti i runner se lo chiedono prima o poi nella loro vita: esiste un modo corretto di rinfrescarsi dopo l’attività sportiva?
Dal momento in cui correre, come qualsiasi attività fisica impegnativa, comporta un significativo dispendio energetico, è necessario sapere che ciò incide anche sul bilancio idrico del corpo.
La prima cosa da sapere per un runner in erba è quella di correre portando con sé la propria borraccia o bibita con sali minerali: esistono numerose cinture e marsupi appositi costruiti allo scopo di permettere ciò senza per questo intralciare la corsa.
In ogni caso il metodo migliore per rinfrescare il corpo dopo una lunga sessione di running rimane quello della reidratazione, meglio ancora se con sali minerali. Non bisogna mai sottovalutare l’importanza del bere molto e correttamente, specie in estate e specie dopo l’attività fisica: in ogni caso, prima ancora di avvertire la sensazione della sete (momento nel quale la disidratazione del corpo è già iniziata).
Dopo la corsa è normale avvertire inoltre calore, vampe e sudare in abbondanza. Assolutamente da evitare la repentina esposizione a correnti d’aria fredda (vento, condizionatore, ventilatore) in quanto potrebbero causare bronchiti o anche influenza.
Bisognerebbe cercare, già mentre si corre, di diminuire il ritmo delle falcate in modo da rallentare gradualmente; così il corpo adeguerà anche le proprie reazioni al rallentare del ritmo dello sforzo, e sarà certamente minore la sensazione di calore e di affaticamento che consegue normalmente alla brusca interruzione di una sessione di corsa.
Il team di RunningMania