Essere runner è sinonimo di notevole consumo energetico e questo dispendio regola l’intero funzionamento del nostro organismo. Quali fattori lo determinano e ci consentono di mantenerci in salute?
Il consumo energetico della macchina umana utilizza, per il suo funzionamento, diversi elementi: proteine, grassi e carboidrati. Questi diversi nutrienti possiedono un differente apporto calorico che, se per i grassi si attesta intorno alle 9 kcal per grammo, nei carboidrati si dimezza e corrisponde a circa 4 kcal. Anche per quanto riguarda il consumo calorico valgono, ovviamente, le medesime proporzioni. Chi è in sovrappeso e vuole eliminare almeno un etto di tessuto adiposo dovrà cercare di bruciare non meno di 900 kcal. All’incirca 400 sono, invece, le calorie da eliminare a seguito di un consumo di 100 grammi di glicogeno (in pratica la riserva di carboidrati presente nell’organismo).
Le calorie non vengono sempre bruciate seguendo la medesima modalità, ma quest’ultima varia a seconda del sistema che viene adibito a questo compito. Nel nostro organismo, per produrre consumo calorico, possono entrare in funzione 4 differenti sistemi. Il consumo calorico di base, quello cioè che regola le differenti funzioni organiche durante uno stato di riposo, varia a seconda del singolo soggetto, dal momento che dipende dalla massa corporea dell’individuo. Una persona in sovrappeso avrà un consumo energetico basale maggiore rispetto a quello di un soggetto magro. La regola in pratica, stabilisce che tanto maggiore è il peso, tanto maggiore è il consumo energetico basale.
Il secondo sistema da prendere in considerazione è il consumo energetico legato all’attività fisica. A ogni attività sportiva, sempre protratta per il medesimo periodo di tempo e con uguale intensità, corrisponde un consumo calorico più o meno elevato, a seconda dello sforzo richiesto dalla singola disciplina sportiva. Mantenendo uguale intensità di sforzo in mezz’ora di tennis, per esempio, si consumano circa 100 calorie in più rispetto a quelle utilizzate per mezz’ora di nuoto.
Anche le normali attività quotidiane generano un consumo energetico non indifferente ma che, anche in questo caso, varia a seconda dell’attività svolta. La spesa energetica di un muratore sarà ovviamente superiore rispetto a quella registrata da un impiegato di banca. L’ultimo sistema deputato a regolare il nostro consumo energetico è quello che regola l’attività della digestione. Anche digerendo il cibo, in pratica, l’organismo compie uno sforzo che produce un dispendio energetico.
All’interno di questi quattro sistemi il fabbisogno calorico individuale varia a seconda delle caratteristiche fisiche, del tipo di vita che si conduce e dall’impegno sportivo. La corsa, per esempio, indipendentemente dal livello in cui viene praticata, produce un altissimo consumo calorico. Per ogni chilometro coperto si può arrivare a bruciare 1 kcal per ogni chilo di peso corporeo. Tipo di terreno, pendenza, livello di allenamento, indumenti indossati e vento producono altre variabili.
Il Team di RunningMania