La fascite plantare è un disturbo piuttosto diffuso fra i runner e varie possono essere le cause alla base di questa infiammazione. Come si interviene?
Quando si parla di fascite plantare ci si riferisce ad un’infiammazione che colpisce la fascia plantare, vale a dire l’area del piede che va dal calcagno alla base delle dita. Questa zona del piede viene sollecitata in modo particolare quando si corre e si salta, ecco perché a soffrire di fascite plantare sono in misura maggiore i runner, chi pratica atletica leggera e danza. In sostanza, la fascia plantare viene messa a dura prova da quegli sport che prevedono impatti sistematici del piede al suolo.
Le cause
A causare l’insorgere di questo disturbo possono essere diversi fattori: una postura non corretta che viene compensata dalla muscolatura portando però ad una tensione eccessiva della fascia plantare, oppure una pronazione eccessiva del piede o ancora piedi cavi o piatti, tendine d’Achille troppo rigido, scarpe inadatte, problemi di peso o allenamenti errati. Per poter curare la fascite plantare, dunque, è indispensabile capire quali sono le cause dell’infiammazione in modo da poter elaborare la terapia più adatta.
Quali sono i sintomi più comuni della fascite plantare?
In genere si avverte una sensazione di dolore nella pianta del piede, non sempre in un punto fisso; il dolore della fascite, infatti, viene definito “migratorio” e può essere circoscritto al centro della pianta del piede oppure estendersi fino alla parte posteriore della gamba. Il dolore può manifestarsi anche in maniera molto intensa e in questi casi non solo è impossibile correre, ma risulta difficoltosa pure una semplice camminata. Nei casi meno gravi si avverte invece un fastidio, ma non per questo bisogna sottovalutare il problema: si tratta, infatti, di una patologia che non regredisce in modo naturale, ma dev’essere curata per evitare che si aggravi e si protragga nel tempo.
Come si cura la fascite plantare
La terapia per guarire dalla fascite plantare prevede innanzitutto il riposo, adoperando magari del ghiaccio per alleviare l’infiammazione. Nel caso il solo riposo non dovesse essere sufficiente, si provvede con interventi di altro tipo dopo aver consultato uno specialista. Fare stretching può essere senz’altro utile per rilassare la muscolatura della gamba coinvolta e agevolare la guarigione dell’infiammazione. Se il dolore dovesse essere particolarmente intenso, si può intervenire con farmaci anti-infiammatori per lenire il dolore nelle fasi più acute.
Anche la scelta della scarpa fa la differenza
A seconda della causa alla base del problema, può rendersi necessario l’utilizzo di un tutore notturno oppure cambiare le proprie calzature scegliendone di altro tipo, in modo che si adattino meglio al piede. Scarpe eccessivamente morbide o rigide, oppure troppo strette o abbondanti possono causare fascite. Per tale ragione è necessario scegliere con cura le calzature nel caso si manifesti un’infiammazione alla pianta del piede. Talvolta, infatti, può essere sufficiente cambiare scarpa per risolvere il problema.
Terapie che funzionano
Fra le terapie utili ci sono anche le manovre di tipo osteopatico, con le quali si può ripristinare in modo corretto il movimento sia meccanico che articolare del piede. Plantari e solette specifici possono essere adoperati per proteggere meglio il piede dai microtraumi.
Il Team di RunningMania
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