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Il sesso influenza le performance sportive: vero o falso?

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Tutti i runners se lo sono chiesti almeno una volta: il sesso incide sulle prestazioni? Il tema è dibattuto da tempo: serve un po’ di chiarezza a riguardo

Sesso e sport, un binomio che ha dato vita a discussioni pressoché infinite e il punto è sempre lo stesso: il sesso influenza le prestazioni? E se sì, lo fa in maniera negativa o positiva? A riguardo nemmeno i diretti interessati, ovvero gli atleti, sembrano avere le idee chiare; da un lato Muhammad Alì ha confessato la totale castità nelle settimane di allenamento che precedevano i suoi incontri, dall’altro c’è chi invece non vedeva di buon occhio l’astinenza sessuale.

Fra i principali sostenitori, stando almeno a certi aneddoti, del sesso pre-gara annoveriamo l’ex calciatore olandese Ruud Gullit; ai tempi del Milan, di fronte al presidente Berlusconi che chiedeva ai giocatori di astenersi dal sesso in vista dei match più importanti, il buon Ruud rispose senza pensarci due volte: “Presidente, con le pa..e piene non riesco a correre bene…”. Insomma, dirimere una simile questione non è semplice, ma per fortuna la scienza viene in nostro soccorso.

Vari studi condotti per fare luce sul rapporto fra sport e sesso hanno rivelato che mancano le evidenze a livello fisiologico per affermare che l’attività sessuale sia nociva prima di un appuntamento sportivo. Anzi, aumentando i livelli di testosterone il sesso può essere persino d’aiuto per gli atleti. Più controverso è invece il discorso sugli aspetti psicologici legati al sesso prima di una gara; come spesso avviene quando si parla di psicologia, le cose variano da individuo a individuo.

Esistono, infatti, atleti che raggiungono un livello maggiore di concentrazione astenendosi dal sesso, altri invece ne hanno bisogno come una sorta di valvola di sfogo per allentare la tensione che, se eccessiva, può mettere a rischio – quella sì! – la performance sportiva. Non trova fondamento neppure la tesi secondo cui l’astinenza sia utile negli sport di potenza, poiché l’accumulo di testosterone è visto in modo positivo; il professore di endocrinologia Emanuele Jannini, dell’Università dell’Aquila, ha però fatto notare che dopo tre mesi di astinenza sessuale, il livello di testosterone cala in modo drastico.

L’influenza del sesso sulle prestazioni è dunque limitata al piano meramente psicologico e può essere benefico o dannoso a seconda dell’atleta; a livello fisiologico, invece, l’attività sessuale non ha alcuna incidenza sulle performance degli uomini, mentre potrebbe avere effetti positivi su alcune donne, in quanto la stimolazione sessuale aiuta a contrastare lo stress e i dolori di natura muscolare, anche se i benefici non sono uguali per tutte (ci sono donne, infatti, che non traggono alcun giovamento dal sesso prima di un evento sportivo).

Se n’è occupato di recente, comunicando i dati di nuovo studio, anche il sito specializzato in incontri piccanti che si chiama hotloves.

 

 

 

Il Team di RunningMania