La sindrome del piriforme nel runner

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Il piriforme è un muscolo profondo della cavità pelvica poco conosciuto.

Ha una forma triangolare allungata e si estende dall’osso sacro al femore. Alcuni runner, a causa di allenamenti molto intensi accoppiati ad una ridotta pratica dello stretching, possono essere colpiti dalla sindrome del piriforme. Questa dolorosa patologia si verifica per un esagerato irrigidimento ed accorciamento del muscolo il quale comprime ed irrita il vicino nervo sciatico.

La sindrome provoca dolore, formicolio ed intorpidimento, più o meno forti, alla zona dei glutei ed a quella lombare. Spesso il fastidio si estende agli arti inferiori, a volte fino ai piedi. A questi sintomi si aggiungono anche riduzione di movimento dell’articolazione dell’anca e debolezza muscolare. Ciò impedisce la regolare esecuzione degli allenamenti di corsa, oltre ad influire negativamente sullo svolgimento delle attività quotidiane.

Il runner affetto dalla sindrome del muscolo piriforme, deve diminuire la durata della corsa ed inserire sport come la bicicletta, se non dà fastidio, ed il nuoto, in stile libero o dorso, evitando la rana. Nei casi più gravi occorre sospendere gli allenamenti di corsa finché la sintomatologia dolorosa non si riduce. Tra le terapie più indicate abbiamo l’applicazione di ghiaccio, 3 o 4 volte al giorno, per combattere l’infiammazione. Può essere utile un massaggio con cubetto di ghiaccio direttamente sulla parte dolorante. Dopo la fase più acuta si potrà passare ad applicazioni di calore per rilassare il muscolo.

I problemi al muscolo piriforme traggono giovamento dall’assunzione di farmaci antinfiammatori e miorilassanti. Particolari tecniche di massaggio profondo, come la manipolazione miofasciale, aiutano a superare la sindrome in tempi brevi. Altre terapie sono il massaggio abbinato all’uso di ultrasuoni ed il massaggio antalgico Rolfing. L’automassaggio del piriforme si esegue con una pallina da tennis posta su una sedia a cui va poggiata la parte dolorante, muovendosi poi avanti e indietro. La tecnica TENS riduce la tensione del muscolo grazie alla corrente elettrica. Insieme a questi trattamenti medici e fisioterapici è utile eseguire dello stretching specifico, compresi i muscoli glutei, adduttori, estensori dell’anca e posteriori della coscia.

Nella maggior parte dei casi si guarisce dalla sindrome del piriforme entro 3 settimane. Se però il dolore non si riduce a sufficienza, o si estende da zona lombare e glutei alla coscia ed al piede, si può trattare di un’infiammazione del nervo sciatico dipendente da ernia di un disco intervertebrale. Quest’ultima patologia, benché dia sintomi simili alla sindrome del piriforme, richiede cure differenti. In ogni caso bisogna rivolgersi ad un medico quando il dolore è intenso, si prolunga per settimane ed impedisce di effettuare allenamenti di corsa produttivi.

Di solito i problemi dei muscoli della parte superiore delle gambe del runner sono dovuti alla carenza di forza e di flessibilità. Allenamenti ad intensità troppo elevata, una scorretta programmazione ed assenza di esercizi di stretching possono causare problemi come la sindrome del piriforme. Un running proporzionato alle proprie capacità fisiche, una particolare attenzione al recupero, esercizi di potenziamento e di allungamento tengono invece lontane simili patologie.

Il team di RunningMania

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