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L’osteoporosi e il running

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Il running, oltre ai tanti vantaggi che offre, è un’attività molto efficace per prevenire l’osteoporosi. Questa malattia consiste nella perdita di massa delle ossa e nell’indebolimento della loro struttura.

L’osso diventa fragile e facilmente soggetto a fratture perché è diventato poroso con un contenuto di minerali ridotto, in particolare il calcio. Inoltre la patologia comporta dolore diffuso in varie arti del corpo, soprattutto alla colonna vertebrale lombare. Le ossa più soggette a frattura sono di solito l’articolazione del polso, le costole, le vertebre ed il femore, anche a causa di traumi leggeri. Le persone più colpite da questa malattia sono le donne in menopausa (una su quattro). Gli uomini sono meno predisposti (uno su dieci) anche se con l’avanzare dell’età il rischio aumenta. Altri fastidiosi effetti della patologia sono la riduzione dell’altezza e la curvatura in avanti della schiena.
L’osso, essendo ovviamente un tessuto vivo, reagisce e si adatta all’attività fisica, cioè agli stress meccanici, come appunto il running. Lo sforzo fisico rende le ossa più robuste, più compatte e resistenti. L’inattività e la vita sedentaria, al contrario, le indeboliscono e facilitano l’insorgere dell’osteoporosi. Il running, caratterizzato dal continuo impatto del piede con il suolo (che si ripercuote su tutta la struttura delle gambe e della schiena) è un ottimo mezzo di prevenzione della malattia perché fa sì che il calcio resti nell’osso. Recenti studi scientifici mostrano che sono sufficienti anche solo 15 minuti di running al giorno per rinforzare le ossa e rallentarne la perdita di densità con l’età. In questo modo tutti possono godere di una vecchiaia migliore, con maggiore salute, efficienza fisica e benessere.

Il team di RunningMania

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