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Quanto conta la psicologia nell’agonismo dei Runners?

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Cosa fa la differenza tra due runners allenati allo stesso modo e con le stesse capacità? La componente psicologica è di importanza fondamentale nella vita e nella carriera dei runners. La testa può fare la differenza durante la corsa: dobbiamo considerare che la forza mentale viene messa a dura prova dalla fatica, fonte di inevitabile stress non solo per il corpo.

Anche soggetti particolarmente equilibrati nella vita di tutti i giorni si possono dimostrare dei runners deboli durante la corsa. Questo accade perché nel momento di difficoltà il fisico non trova nella testa la forza necessaria per proseguire e si concentra sulla fatica e sull’imminente fallimento. Per i runners agonistici che si dedicano alle lunghe distanze la capacità di padroneggiare con lucidità la mente è una componente importante (almeno) quanto la resistenza fisica alla distanza.

Come può essere allenata la psicologia nell’agonismo dei runners? Prima di tutto è necessario un allenamento mirato alla fatica. Da evitare assolutamente i programmi di allenamento che concedano lunghi periodi di recupero tra una corsa e l’altra: l’intento è di allenare il corpo ma soprattutto la mente ad essere efficiente anche quanto le energie cominciano a scarseggiare. Il secondo passo da compiere è stilare un programma e portarlo a compimento tutto, nel rispetto dei tempi e senza scuse.

L’allenamento quotidiano non può non tenere conto della fondamentale componente psicologica che può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Mettersi in difficoltà quotidianamente è quello che meglio prepara a simulare le situazioni che si dovranno affrontare durante la gara.

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