Running ed ernia del disco: binomio possibile? Ecco tutto quello che devi sapere

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L’ernia discale non deve toglierci il piacere della corsa: vediamo alcuni consigli per prevenirla e in che modo allenarsi senza rischi se si soffre di questa patologia

L’ernia del disco è una patologia che può riguardare sia sportivi che non e può verificarsi in seguito ad un incidente oppure ad un movimento eseguito scorrettamente, come ad esempio sollevare un peso senza piegare le ginocchia e quindi sottoponendo la colonna vertebrale ad un eccessivo sforzo. Anche il passare degli anni e l’usura fanno sì che i dischi situati fra le vertebre perdano il loro liquido e si riducano, causando la fuoriuscita dell’ernia.

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Gli effetti dell’ernia del disco

Non si tratta sempre di un fenomeno doloroso, difatti in alcuni casi l’ernia del disco non provoca alcun sintomo evidente; in altri, invece, può essere debilitante poiché può comprimere il nervo sciatico ed il dolore può localizzarsi dal gluteo sin sotto il piede, causando formicolio, spasmi e parestesia. Correre in presenza di un’ernia discale può essere controindicato per un runner dunque è sempre preferibile consultare prima un fisiatra o un ortopedico che attraverso una risonanza magnetica possa accertare l’entità del problema.

Correre con l’ernia discale è possibile?

L’ernia è una sorta di “cuscinetto” situato fra le vertebre atto ad ammortizzare e attutire le ripercussioni causate dagli appoggi e se questa fuoriesce perde la sua naturale funzione. La prima cosa da fare se si desidera continuare ad allenarsi senza procurarsi danni ulteriori è indossare delle scarpe che siano particolarmente ammortizzate per evitare complicanze alla colonna. Altra accortezza da avere quando ci si allena è quella di allungare i muscoli della schiena prima e dopo la seduta di corsa. L’esercizio è molto semplice: partendo da sdraiati in posizione supina si portano le ginocchia al petto, alternandole 10 volte, mantenendo la posizione per 10 secondi.

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Gli esercizi  per mantenere elasticità muscolare

È necessario inoltre mantenere sempre una buona elasticità muscolare in modo da evitare contratture, che causano una postura scorretta. In questo caso è preferibile lavorare affiancati da un fisioterapista che possa aiutare ad eseguire correttamente gli esercizi di riabilitazione. È importante anche stabilizzare il tronco. Ciò è possibile tramite i tipici esercizi “a ponte”; partendo dalla posizione supina si flettono le ginocchia e si solleva il bacino contraendo muscoli lombari e glutei. La posizione deve essere mantenuta per 20 secondi eseguendo 10 ripetizioni. Un altro esercizio molto utile è la corsa effettuata in piscina, con acqua all’altezza dei quadricipiti. In questo modo si evita l’impatto brusco col terreno che si ripercuote inevitabilmente su tutta la colonna.

Comportamenti ed abitudini da evitare

  • Eseguire flessioni e torsioni del busto ed in generale esercizi che richiedono torsioni, come gli addominali;
  • Sollevare pesi importanti;
  • Fare step, gradini e corsa in discesa;
  • Eseguire corsa su asfalto;
  • Indossare calzature troppo basse come infradito, mocassini o ballerine e per quanto riguarda la fase d’allenamento le scarpe da running A1 e A2 e le scarpette chiodate.

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Un aiuto in più…

Massaggi leggeri, tecarterapia e osteopatia possono essere un ottimo aiuto sia in fase cronica che acuta. Un’ernia non va sottovalutata ma non bisogna nemmeno ingigantire troppo il problema: non lasciate che vi tolga il piacere della corsa! Molti runner, superata la fase acuta, grazie ad un buon programma riabilitativo hanno ripreso a correre come prima affrontando anche sfide importanti come la maratona.

Il Team di Runningmania