Tallonite, la “croce” del runner

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Tallonite, la “croce” del runner

La tallonite è una patologia molto diffusa fra chi pratica running, a causa dei continui impatti col terreno; vediamo quali sono i sintomi e come curarla

Con il termine tallonite si identifica la patologia che colpisce il tallone, piuttosto diffusa fra i podisti per via delle continue sollecitazioni a cui il tallone è sottoposto in questo sport. È un disturbo che può diventare molto doloroso in cui si verificano delle lesioni che a lungo andare rischiano di inficiare la funzionalità dei tendini e del piede, trasformandosi in una patologia invalidante che rende complicato anche soltanto camminare a causa del dolore.

Tallonite, la “croce” del runner

La tallonite può essere provocata da altre patologie come ad esempio la borsite del calcagno, ovvero l’infiammazione della borsa sierosa situata fra il tallone e il tendine di Achille, oppure la fascite plantare, un’infiammazione alla pianta del piede scatenata da un sovraccarico dovuto all’attività fisica svolta, in particolare se comporta ripetuti impatti sul terreno. Alla base della tallonite, però, può anche esserci una tendinopatia inserzionale, causata da una sollecitazione eccessiva del tendine e delle parti che lo circondano.

A provocare l’insorgenza della tallonite possono concorrere pure altri fattori, come ad esempio la condizione di sovrappeso, patologie reumatiche, artrosi o scarpe non adatte (ad esempio tacchi eccessivamente alti). Il sintomo principale di questa patologia è il dolore in corrispondenza del tallone, e può verificarsi su un solo piede oppure su entrambi; il dolore è in genere più acuto di primo mattino, tende ad attenuarsi con il movimento ma può acutizzarsi di nuovo nel corso della giornata.

La tallonite è una patologia che può risolversi in un periodo di tempo di qualche settimana, ma è necessario fare in modo che non si cronicizzi. Per poter intervenire con efficacia su questo disturbo è indispensabile individuare con esattezza la causa attraverso un consulto medico. Agire con tempestività è fondamentale per evitare altri problemi, in particolare alla deambulazione o alla postura dovuti alle modifiche nel modo di camminare attuate da chi soffre di tallonite per non caricare troppo il tallone dolente.

Tallonite, la “croce” del runner

Il primo rimedio per curare la tallonite consiste nel riposo e nella sospensione dell’attività fisica per circa 15-20 giorni, accompagnando lo stop con un po’ di stretching dedicato a polpaccio, fascia plantare e tendine d’Achille. Se la tallonite è causata dalle calzature, è necessario cambiarle, mentre è il caso di ricorrere all’intervento chirurgico solo se i rimedi precedenti non hanno sortito alcun effetto e alla base del problema ci sono fasciti o borsiti croniche dovute a fattori anatomici.

 

 

 

Il Team di RunningMania