Il tricipite surale è uno fra i muscoli più delicati del corpo e gli infortuni che lo coinvolgono possono risultare asintomatici. Per questo motivo spesso si continuano gli allenamenti finendo col peggiorare la propria condizione.
Uno degli infortuni più comuni fra i runner è lo stiramento del tripicite surale, posto fra il polpaccio e il tendine di Achille. Se non diagnosticato in tempi brevi può essere causa di lunghi periodi di inattività, con un rischio alto di cattiva guarigione. Lo stiramento di questo muscolo la maggior parte delle volte viene trascurato perché è quasi sempre indolore. I runner più colpiti da questo tipo di infortunio sono i velocisti e coloro che svolgono degli allenamenti che includono potenza esplosiva con scatti brevi in salita o ripetute. Generalmente ciò avviene perché non è stato effettuato un riscaldamento adeguato prima della sessione di allenamento.
Quali sono le cause dello stiramento?
Col passare degli anni è normale che la muscolatura perda elasticità e tono, peculiarità fondamentali per l’adattamento al running ed in generale all’attività fisica. Il muscolo, nel tempo, sollecitato da anni di allenamenti e migliaia di chilometri percorsi, inevitabilmente subisce delle lesioni interne che generano delle condizioni di rigidità delle fibre muscolari profonde, nota anche come microfibrosi interstiziale. Questa condizione modifica la vascolarizzazione locale e può persino comprometterla, di conseguenza il muscolo è meno ossigenato e meno elastico.
La lesione al tricipite surale viene chiamata anche distrazione o elongazione, oppure rottura. Questo genere di danni avviene soprattutto in caso di riscaldamento assente prima di iniziare una sessione di corsa e di scarso o inadeguato recupero dagli allenamenti precedenti o gare impegnative, specialmente se percorsi in terreni accidentati o impegnativi, con discese ripide o salite. Anche il clima può incidere sulla salute del muscolo. Il freddo, ad esempio, provoca una vasocostrizione rendendolo meno elastico, mentre il troppo caldo può generare una vasodilatazione eccessiva.
Conseguenze dolorose
Se l’affaticamento muscolare o lo stiramento non vengono riconosciuti in tempo e trascurati possono dare vita ad una distrazione, causando la rottura di più fibre muscolari con degli ematomi localizzati intorno al malleolo. Il trauma, nella maggioranza dei casi, avviene all’improvviso manifestandosi tramite un dolore atroce che viene percepito anche in stato di riposo.
Come comportarsi in caso di stiramento
Se si ha il sospetto di aver subito uno stiramento al tripicite surale o alla zona dei gemelli, la prima cosa da fare è intervenire con la crioterapia, ossia applicando del ghiaccio per 10 minuti alternandolo a 5 minuti di riposo e mantenere l’arto sollevato il più possibile. Appena possibile è necessario rivolgersi ad uno specialista in modo da diagnosticare attraverso un’ecografia la gravità del danno. Le terapie più indicate per lo stiramento del tricipite surale sono il laser e la tecarterapia. Trascorsi 10 giorni si può provare ad effettuare qualche esercizio di stretching. Dopo 15 giorni si possono fare delle sedute di massaggi decontratturanti per rilassare la muscolatura.
Come prevenire gli stiramenti al tricipite surale
Il riscaldamento, come già sottolineato, gioca un ruolo importante nella prevenzione da infortuni come questo. È inoltre consigliabile inserire anche delle attività alternative come nuoto e ciclismo nelle proprie tabelle di allenamento e della ginnastica mirata al potenziamento graduale nei periodi in cui non sono previste gare podistiche.
Il Team di RunningMania
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